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Editoriali

Punti sporchi, quelli che alla fine contano di più. Ma per la lotta Champions la Fiorentina va aiutata col mercato

Vittoria di ‘corto muso’ per la Fiorentina, con il Verona che ha sbagliato l’impossibile nel primo tempo. Tre punti pesanti, con la speranza di recuperare Bonaventura per Monza. E con il mercato che dovrà aiutare la squadra

Sono quei punti che alla fine della stagione fanno la differenza. Quelli sporchi, raccolti oltre i propri limiti in un pomeriggio che fin dai primi secondi è sembrato in tremenda salita. Lo svarione di Terracciano, poi il rigore parato dallo stesso portiere viola e Ngonge che lo ha graziato a porta vuota. Lo schiaffo non è servito alla Fiorentina, per la prima volta in stagione con Beltran e Nzola insieme dal primo minuto. Una scelta dettata più dalle assenze che da una reale convinzione. I due si sono cercati poco, di occasioni nemmeno a parlarne. Nel primo tempo la Fiorentina non sembrava neanche lei. Italiano ha detto che «bisognerà capire cosa non ha funzionato», anche se sa benissimo darsi la risposta. Questa squadra non può regalare Milenkovic, Arthur, Duncan, Bonaventura e Gonzalez agli avversari. Troppo per chiunque. Ma a fine anno la spia della riserva si è accesa all’improvviso. Le tante partite ravvicinate hanno presentato il conto.

Il Verona ha avuto il demerito di tenere la Fiorentina in partita. E’ bastato un Arthur «al 3%» per alzare leggermente i giri del motore e cominciare un po’ a giocare. Il gol lo ha siglato Beltran. Bello. Cercato. Meritato così e così dalla Fiorentina. Ma il calcio è spietato e spesso i viola hanno dominato nelle occasioni senza raccogliere niente. Dunque va bene così. Anzi benissimo perché davanti hanno vinto tutte tranne le romane e – in attesa dell’Atalanta – serviva rispondere a Milan, Napoli e Bologna. La Fiorentina resta aggrappata a quel bellissimo sogno Champions League, ma contro il Verona la squadra è parsa fragile. Italiano ha provato a proteggerla, capendo le difficoltà di un gruppo che è orfano delle sue guide e delle sue principali bocche da fuoco.

La speranza è recuperare Bonaventura e Duncan per Monza, poi c’è da sistemare Arthur. Fondamentale. E poi c’è da capire cosa accadrà anche a livello di mercato. Un summit sarà fatto negli ultimi giorni dell’anno, ma l’impressione è che per dare benzina al gruppo nella volata della seconda parte di stagione un paio di rinforzi possano servire. Inutile parlare di tanti acquisti, le liste (specialmente quella europea) hanno paletti stretti. Però qualcosa è lecito attendersi dalla società. E per la verità Joe Barone non ha mai negato di tenersi pronto a intervenire. Il periodo verso il quale va la Fiorentina sarà complesso. Dopo il Sassuolo Italiano perderà Nzola e (quasi sicuramente) Kouame per la Coppa d’Africa. Gonzalez non tornerà prima di 30/40 giorni. Il reparto offensivo sarà dunque ridotto all’osso. Un rinforzo può essere individuato nel reparto degli esterni offensivi. Un altro forse al centro della difesa o sulla destra, dove l’emergenza è leggermente rientrata ma sono ancora da quantificare i passi avanti per il ritorno di Dodo.

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