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Orgoglio ferito e gioco di qualità: perché ad Allegri la Fiorentina fa paura

Allegri - Juventus

Approfondimento sulla rosea sui motivi per cui il tecnico della Juventus teme la gara del Franchi di domenica sera

La Fiorentina ha sconfitto il Napoli campione a casa sua. Il miglior biglietto da visita stagionale di Vincenzo Italiano. Paradossalmente, per la Juve, sarebbe stato meglio affrontarla dopo un’impresa del genere. Affrontarla ora, dopo due brutti scivoloni in campionato (Empoli, Lazio), non meritati, può essere pericoloso. Scrive La Gazzetta dello Sport.

Perché Allegri si troverà davanti una Viola ferita, consapevole di essersi fatta male da sola e convinta di poter compensare la delusione dei tifosi con una grande prestazione nella sfida più sentita in città. Questa è la prima insidia per la Juve. L’orgoglio ferito della Fiorentina, con annessa fame di rivincita. La ciurma di Max dovrà pareggiare la carica agonistica dei toscani, ma, questo, è il suo campo.

Più difficile pareggiare la qualità di gioco

La Fiorentina è seconda solo al Napoli per possesso palla (la Juve è 10a). Ama sentirsi forte con la palla tra i piedi e, anche se non ha ancora trovato un attaccante iconico, come nei giorni belli, in porta ci arriva. Se è vero che, dopo Inter, Napoli e Roma, nessuno ha segnato più gol di Italiano. Nico Gonzalez e Bonaventura, che ha ritrovato l’azzurro, stanno vivendo una stagione di grazia e imporranno lavoro duro in mediana.

Lucas Beltran, dopo il battesimo con la doppietta di coppa e il delizioso pallonetto, ha fatto una buona comparsata contro la Lazio. Sta entrando nel cuore del gioco e in quello della città. Il giovane argentino è il primo a sapere che un gol alla Juve sarebbe una scorciatoia privilegiata in questo viaggio sentimentale.

Riassumendo: carica ambientale, voglia di rivincita, qualità di gioco e Beltran sono le molle della trappola viola, nascosta tra l’erba del Franchi. Allegri, per piazzare il colpaccio e tenersi in altissima quota, confida molto nella difesa. La sua e quella degli altri. Il fortino di Bremer, Sassuolo a parte, non ha subito un solo gol in trasferta, dicevamo, e in tutto il campionato ne ha presi 6, uno solo più dell’Inter capolista.

La Fiorentina invece ne ha già incassati 14. Nessuna delle prime 11 squadre in classifica ha fatto peggio. In queste ore, Italiano sta valutando se confermare Milenkovic che viene da un mese di Halloween tutto suo, zeppo di orrori. E’ il caso di riproporlo davanti a Vlahovic e Chiesa che arriveranno caricati a mille?

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