Riparte la stagione della Fiorentina. I viola di Italiano sono chiamati ad affrontare in casa l’Empoli. Obiettivo restare lassù
Quindici giorni dopo la sontuosa prestazione di Napoli, la Fiorentina di Vincenzo Italiano si appresta a tornare in campo per sfidare in casa l’Empoli. La formazione di Andreazzoli naviga in acque difficili. Con il cambio di guida tecnica ha ritrovato solidità difensiva, ma continua a fare una fatica immensa a trovare la via del gol. Come spesso accade in sfide tra Fiorentina ed Empoli, i viola sono molto più forti sulla carta ma tale differenza andrà confermata anche sul e dal campo.
MENTALITA’. Difficile che la Fiorentina riesca a ripetere la partita del Maradona, dove tutto è stato quasi perfetto: cinismo davanti, intensità, coraggio e attenzione dietro (al netto di un paio di errori tra cui il rigore concesso a Osimhen), sacrificio nel fare entrambe le fasi per gli esterni d’attacco, il portiere che fa il suo, ma soprattutto uno sforzo mentale enorme. Riuscire a disputare 60 e più partite così è pressoché impensabile. Per avere la meglio dell’Empoli potrebbe bastare molta meno fatica, ma servirà comunque grande testa per avere la meglio di una squadra, quella azzurra, che nelle sfide contro la Fiorentina riesce a trovare motivazioni che vanno oltre il gap tecnico.
TRAPPOLONE. La Fiorentina è in terza posizione. Con l’avvio di stagione che sta facendo ha dimostrato di poterci restare, ma per farlo dovrà evitare di scivolare sulla classica buccia di banana. La missione è chiara: fare più punti possibili contro chi è ‘inferiore’ per poi vedere cosa viene dagli scontri diretti. Quella con l’Empoli è la proverbiale gara trappola, così come lo sarà quella col Bologna. L’anno scorso contro azzurri e rossoblu la Fiorentina raccolse solamente 2 punti, giusto per fare un esempio. Questa Fiorentina, almeno per quanto visto sin qui, è apparsa diversa, più matura e cattiva. Dovrà dimostrarlo anche lunedì.
CICLO. Nelle prossime sei gare di questo mini ciclo tra una sosta e l’altra, la Fiorentina dovrà ottenere due vittorie su altrettante gare europee e almeno fare 7 o più punti dalle sfide con Empoli in casa, Lazio fuori, Juventus e Bologna in casa se vorrà mantenere la posizione che occupa in classifica. Va da sé che contro azzurri e felsinei servano due vittorie.
ALTERNATIVE. Ci sarà bisogno di tutti gli effettivi della rosa in questo lasso di tempo, soprattutto che chi fin qui ha steccato si dia una mossa. Bonaventura, Gonzalez e Arthur, ad esempio, hanno bisogno di trovare chi li riesca a sostituire in maniera degna. Dai vari Maxime Lopez, Mandragora, Sottil, giusto per fare dei nomi, ci si attende adesso un cambio di passo. Oltre, ovviamente, ai due centravanti, fermi ancora a quota 1 gol in 12 gare giocate.
IL MEGLIO. Se chi ha giocato meno, e peggio, dovesse ingranare permettendo a qualche ‘big’ di poter risparmiare qualche briciolo di energia, se i centravanti riuscissero a sbloccarsi in maniera definitiva e altri se e ma del caso (come se Quarta continuasse così, se Kayode continuasse così etc etc), la Fiorentina potrebbe corroborare la sensazione che quanto visto fin qui non sia stato un fuoco di paglia e che, anzi, il meglio debba ancora venire.
												
																					
																					
																					
																					
																					
																					
																					
																					
																					
																							
																							
																							
																							
									
																	
									
																	
									
																	
									
																	
														
														
Di
Gianluca Bigiotti