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Spalletti: “Bonaventura? Ho fatto fatica a non chiamarlo l’altra volta. Ha gestione totale della palla”

Il ct della Nazionale sulla convocazione di Jack: “L’unica cosa su cui ero titubante era l’età, ma se fa vedere queste cose bisogna portare anche lui”

Il ct dell’Italia Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa all’esordio del ritiro della Nazionale, per presentare il doppio impegno per le qualificazioni ai prossimi Europei con l’Italia impegnata contro Malta e Inghilterra il 14 e 17 ottobre. Questo un estratto delle sue dichiarazioni: “Bonaventura? L’altra volta ho fatto fatica a non chiamarlo, è un po’ il Pellegrini della situazione. E’ il centrocampista più offensivo che sa stare trequartista, sa buttarsi esterno. Ha una gestione della palla totale. Ha tiro da fuori area, gol, inserimento, ciò che ci ha fatto vedere anche ieri. L’unica cosa su cui ero titubante era l’età, ma se fa vedere queste cose bisogna portare anche lui”.

SARRI. “Sarri e le parole sulle troppe partite delle nazionali per le qualificazioni? Lo stimo moltissimo, ha sentimento per questo sport, ha amore – prosegue il ct azzurro –. Anche io quando ero allenatore di club ero più contento se qualcuno dei miei giocatori restava a casa, soprattutto quelli che facevano lunghi viaggi. Quindi il commento alle sue parole è che noi non vogliamo mandarglieli a casa peggiorati i calciatori ma migliorati e poi la maglia della nazionale deve stare a cuore a tutti. Anche a lui”.

POSSIBILI ROTAZIONI. “Farò turnover? Abbiamo due partite difficilissime, non snobbiano nessuno e non abbiamo difficoltà a presentarci a Wembley a fare la nostra partita contro quelli che hanno inventato il calcio. Ma entrambe le gare sono difficili e schiererò una formazione per avere sempre una squadra forte. Non si prendono decisioni a lungo termine sulla base di emozioni momentanee ma in base a un ragionamento corretto”.

POSSIBILE CAMBIO MODULO. “Nei miei pensieri si gioca sempre a carte scoperte. Si può fare ancora qualcosa di differente. 4-3-3 o 4-2-3-1 è una cosa facile da fare, sei più offensivo, basta poco, ci sono dieci metri di differenza. Poi è chiaro che avere tra le linee un giocatore come Perrotta o averci Del Piero o Baggio sono differenti come situazioni. Ma nel convocare Acerbi, Bastoni, Darmian, Dimarco c’è anche la possiblità di fare la difesa a tre e il centrocampo a cinque. D’altronde loro lo fanno dalla mattina alla sera e così se ci fossero dieci minuti da fare con altro modulo possiamo farlo”, conclude Spalletti.

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