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Editoriali

Fiorentina sporca e cinica, sono i punti che pesano di più. Messaggio forte di Terracciano a Christensen

Quarto posto, solo due volte una partenza migliore nell’era dei tre punti. Bel gol di Quarta, super Terracciano che lancia un messaggio forte al collega danese

Segnali di crescita. Da tenere in grande considerazione. Perché per la prestazione messa in campo a Udine non era scontato tornare a Firenze con i tre punti. Stanchi, a tratti brutti e sporchi, ma tremendamente cinici ed efficaci. La Fiorentina si prende l’intera posta in palio soffrendo, trovando una domenica da ‘San Pietro’ da parte di Terracciano. Un messaggio chiaro lanciato dal portiere viola alla concorrenza di Christensen. Ci sarà modo per approfondire l’argomento, ma oggi il piatto della bilancia pende ancora una volta dalla parte di Pietro.

La Fiorentina gioca male in avvio, perde subito Dodo (nelle prossime ore si capirà l’entità del danno al ginocchio destro, la paura che sia qualcosa di grave c’è anche se Italiano è parso ottimista nel dopo gara) e servono almeno venticinque minuti per svegliarla dal torpore. Il merito è quello di aver saputo soffrire tutti insieme, aiutati come detto dal portiere. Il gol di Quarta ha cambiato faccia alla partita. L’Udinese l’ha accusato. E questo movimento studiato in allenamento regala anche diversi meriti ad Italiano. Raro a questi livelli vedere il centrale spaccare a metà la difesa avversaria, controllare il pallone da esterno offensivo e segnare con un diagonale da punta. Bravo Quarta, bravo lo staff tecnico a studiare quella situazione, con l’Udinese che non ha letto il movimento di Nzola ad aprire la strada al compagno.

Nella ripresa la Fiorentina ha controllato finché ha potuto, poi l’incredibile errore di Lucca sotto porta ha convinto Italiano a cambiare radicalmente volto alla squadra. Successo di rado. Si stava preparando Ikoné, invece sono usciti gli esterni offensivi e sono entrati Milenkovic e Beltran. Modulo speculare a quello friulano (3-5-2) anche per aiutare i giocatori un po’ in difficoltà. Uno su tutti Kayode, già provato dalla gara di giovedì ed anche oggi costretto agli straordinari. In quel momento la Fiorentina ha ripreso un po’ il controllo della gara, ha sofferto meno e l’ha chiusa con Bonaventura.

Quarto posto in classifica in coabitazione con la Juventus, numeri assolutamente da sottolineare, ma il margine di crescita resta enorme. Si nota una certa esperienza in più rispetto allo scorso anno, quando il playoff di Conference con il Twente fu pagato oltremodo in campionato. Tutto questo ancora senza i gol delle punte. Altro dato di cui si parlerà nel corso della settimana. Non sempre si potrà vincere con l’inserimento di un difensore centrale.

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