
Il difensore centrale segna una doppietta, ma il centravanti angolano sbaglia clamorosamente di testa. Il Genk pareggia a 5′ dalla fine. Poi il palo a tempo quasi scaduto e la sensazione di averla scampata
La Fiorentina, come scrive La Nazione questa mattina, esce dalla Luminus Arena di Genk con la doppia sgradevole sensazione di essere stati puniti oltre i demeriti prima, e graziati poi. Il tutto in dieci minuti (recupero compreso) di ordinaria follia. Ai punti la squadra di Italiano dimostra di essere superiore ai belgi, ma nel finale di partita rischia comunque di essere beffata, riportando a galla sensazioni già provate nella scorsa stagione. E oltre ai due punti che avrebbero permesso alla Fiorentina di iniziare al meglio la fase a gironi, i viola perdono anche Gonzalez, uscito per infortunio al 45′ e da valutare.
LA GARA. Quella contro il Genk è un turbine di emozioni, un’ottovolante dove dopo la rapida salita arriva una discesa altrettanto fulminea che non ti aspetti. La Fiorentina trova il vantaggio alla prima visita dalle parti di Vandevoordt con la testa di Ranieri, al suo primo gol in viola, ma spreca il vantaggio concedendo a Zeqiri il gol del pareggio. Ranieri però prova a prendersi la copertina della serata (almeno lo avrebbe meritato) e decide di ripetersi riportando in vantaggio i suoi, sempre su calcio d’angolo. Tutta la partita, per la verità, si è decisa con le palle inattive. Un segnale da non sottovalutare, nel bene e nel male.
Riacciuffato il vantaggio i viola giocano con sicurezza, inserendo anche il doppio play nella ripresa (Maxime Lopez con Arthur). Ed è clamorosa l’occasione fallita da Nzola al 75′, che avrebbe potuto definitivamente chiudere i conti. E come si dice: gol sbagliato, gol subito. McKenzie non spreca l’occasione, sempre su palla inattiva, trovando il varco giusto per anticipare Duncan. Nel finale rischia di arrivare anche la beffa, con il palo colpito in pieno recupero da Arokodare che certifica un punto diventato d’oro.

Di
Redazione LaViola.it