
Numeri e prestazione da top per il difensore argentino dopo un’estate da possibile partente e l’errore contro il Lecce
Un gol per un nuovo inizio, questo è l’auspicio. Lucas Martinez Quarta è tornato titolare contro l’Atalanta ed è stato autore di una prestazione positiva, finalmente senza disattenzioni. Schierato accanto a Milenkovic, l’argentino inizia subito a farsi sentire sulle caviglie di De Keteleare e Lookman, ma dopo il gol subito e le difficoltà iniziali nella costruzione della Fiorentina, Italiano è tornato ad affidarsi al Chino come aveva fatto nel girone di ritorno della passata stagione, ovvero avanzandolo sulla linea dei mediani in fase di possesso per sfruttare la sua visione di gioco.
La sua partita nei numeri dice che è stato il giocatore viola con più tiri (3), primo per duelli vinti (7), primo per dribbling riusciti (2) e primo per palloni recuperati (6). Tradotto: il migliore. E con il gol segnato ai nerazzurri ha raggiunto quota 4 in maglia viola, con la particolarità che per la prima volta è arrivata la vittoria dopo le sconfitte con Napoli e Bologna, e il pareggio contro il Parma. Tabù sfatato.
Una rete dal sapore di riscatto, seguita dall’esultanza rabbiosa e dall’abbraccio con i tifosi del parterre, dopo 2 settimane di pausa per le nazionali che gli sono servite a ricaricare le batterie. Reduce dall’errore in marcatura sul gol di Krstovic, l’ennesima non convocazione da parte di Scaloni, il mancato trasferimento al Betis e i contatti con PSV, Maiorca e Nottingham Forest, il classe 1996 è rimasto a Firenze. In silenzio si è rimesso al servizio di Italiano, che adesso spera di aver recuperato un giocatore che lo scorso anno era stato una delle chiavi tattiche della svolta viola, in un reparto che ha bisogno di certezze, senza Mina e con i giovani Comuzzo e Dalle Mura. Ora continuità.

Di
Mattia Zupo