
I viola costruiscono e distruggono una vittoria nell’arco di 90 minuti. Questo forse il riassunto migliore della gara contro il Lecce
Ha fatto tutto la Fiorentina. Il meglio e il peggio per se stessa. E il peggio ha significato il meglio per il Lecce. Che, stravolto da un primo tempo di dominio viola, si è assestato, ha preso coraggio e ha centrato la rimonta. Dal 2-0 della Fiorentina all’intervallo al 2-2 finale. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
Con la perla di Krstovic, l’ultimo colpo dell’inossidabile Pantaleo Corvino, uno che continua ad avere il fiuto per i giocatori slavi di talento. Il montenegrino è entrato (esordio) e dopo 4 minuti ha realizzato la rete del pari definitivo. Sua, giustamente, la ribalta. Quella ribalta che poteva essere di Nico Gonzalez, protagonista per 60 minuti, di Duncan (un gol, un palo e un primo tempo di grande spinta). Anche di Beltran, il nuovo 9 di Firenze, che ha strappato applausi per una prova di spessore tecnico. Seppure senza finalizzazioni a rete.
Ma tutto questo è durato un tempo e uno spicchio della ripresa. Fino a quando la testa e i muscoli della Fiorentina hanno iniziato a perdere colpi. E il Lecce, modificato da D’Aversa nell’intervallo, ha giocato un’altra partita. Migliore. Mentre i viola mostravano la fragilità che li ha accompagnati in Conference League.

Di
Redazione LaViola.it