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Editoriali

Dopo Ferragosto la volata finale del mercato: manca ancora qualcosa. Jovic-Amrabat cessioni non semplici

Vigilia di Ferragosto, il calciomercato rallenta. Sarà così probabilmente anche domani, con la Fiorentina che intanto riprenderà la preparazione nel pomeriggio

Settimana che conduce all’esordio in campionato di Marassi. La partita di sabato apre il primo mini ciclo della stagione: cinque partite in quindici giorni tra campionato e Play Off di Conference.

La società, parallelamente, è chiamata a chiudere un mercato estivo che l’ha vista sicuramente protagonista, in entrata ed in uscita. Ma ancora manca qualcosa su entrambi i fronti. In uscita ci sono da sistemare ancora diversi esuberi, c’è da decidere cosa fare con Kokorin, ma soprattutto ci sono da definire le questioni legate ad Amrabat e Jovic. Per quanto riguarda il centrocampista marocchino, il messaggio che filtra è che alla Fiorentina va bene tutto. Ovvero: società contenta se si riuscirà a concretizzare la cessione (in quel caso partirebbe l’assalto a Dominguez del Bologna), ma società altrettanto contenta se alla fine dovesse restare, con Italiano che dovrebbe allestire una convivenza con Arthur in mediana.

Discorso diverso per Jovic, che sembra stato mollato sia dal tecnico che dai dirigenti. Precampionato fra luci ed ombre, al di là delle sue parole cariche di aspettative, la sinfonia sembra uguale a quella dello scorso anno. Praticamente impossibile che la Fiorentina tenga tre punte centrali in rosa, anche perché oltre a Nzola e Beltran in quel ruolo ci può giocare anche Kouame, lui sì blindato davvero dall’allenatore. Fali Ramadani, fin qui assente dalla scena del mercato viola che si sono presi altri agenti come Lucci e Pastorello, sta lavorando per trovare una soluzione che accontenti la Fiorentina, il calciatore ed il Real Madrid, al quale spetta il 50% della rivendita. Operazione non facile visto l’alto ingaggio di Jovic. Si parla di Stella Rossa e di club turchi, ma qualcosa spunterà fuori entro il 1° settembre.

In entrata le necessità sono chiare. In particolar modo si spingerà sul difensore centrale. Sicuramente non Bonucci, protagonista del caso della domenica dopo l’avvistamento a Forte dei Marmi con Pradè. Profilo troppo indigesto alla piazza per pensare di fargli indossare la maglia viola. I nomi più accreditati sono quello di Senesi (gli intermediari dovranno essere bravi a limare le frizioni tra Fiorentina e Bournemouth dopo il naufragio dell’affare Castrovilli) e quello di Murillo, extracomunitario del Corinthians. Occhio infine al reparto degli esterni. Valutazioni in corso su Sottil: dovesse partire si riaccenderebbero i riflettori sui calciatori che occupano quel ruolo.

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