
La Fiorentina non vuole investire nello stadio? “L’hanno detto più volte, rispettiamo la loro volontà”. E sulle proteste dei cittadini…
Lunga intervista al Corriere Fiorentino per il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che ha parlato anche di stadio, negli ultimi mesi del suo secondo e ultimo mandato: «Sulla riqualificazione dello stadio e del Campo di Marte andiamo avanti, partendo dal progetto definitivo della linea del tram Campo di Marte-Rovezzano che presenteremo entro l’anno. E sul rione voglio costruire un patto vero con i cittadini, aprire alle loro esigenze: siamo pronti a rivedere per l’area extra stadio il progetto».
Che cosa avete intenzione di cambiare? «La destinazione commerciale e l’hotel, come chiesto dai cittadini».
Nel senso che scompariranno? «Vediamo. La grande onda verde di Cucinella resterebbe, ma destineremo il resto a strutture a servizio del quartiere».
In soldoni, avete finalmente realizzato che la Fiorentina non è interessata a investire nell’area stadio. «Lo hanno detto più volte, rispettiamo la loro volontà».
E l’equilibrio finanziario dell’operazione? «Vedremo, la partita è appena iniziata. Con questa scelta, non solo togliamo motivi di tensione con i residenti e veniamo incontro al quartiere, anche al presidente Pierguidi che aveva espresso queste istanze, ma valorizziamo ulteriormente le attività commerciali e di servizio all’interno dello stadio, che sarà aperto 365 giorni l’anno».
A proposito di soldi, c’è il problema dei 55 milioni tolti dall’Ue all’operazione Franchi… «Partiamo dai fatti. Il primo è che evidentemente Firenze non è stata di ostacolo per l’incasso della terza rata del Pnrr. Il secondo è che i vincoli agli stadi non sono questione solo fiorentina, tanto è vero che è stato appena vincolato San Siro a Milano, e a vincolarlo è stato questo governo di centrodestra, non un altro».
A Venezia il finanziamento del parco dello sport sarà completato dal Comune, con fondi spostati da opere che saranno adesso pagate dallo Stato invece che dallo stesso Comune. A Firenze con quali opere pensate di fare questo scambio? «Lo stiamo definendo nel dettaglio, ma si tratta di altri interventi per la città nel quadro della rigenerazione urbana. A Firenze va restituito ciò che ci è stato tolto: noi abbiamo subito un’ingiustizia».
Quindi per lo stadio si va avanti con i tempi previsti? «Sì. Abbiamo affidato ad Arup il progetto esecutivo del primo lotto, per circa 130 milioni, il progetto arriverà dopo l’estate e un istante dopo faremo la gara, divisa in due lotti, con il secondo opzionale così da dare anche più chiarezza alle imprese che vorranno partecipare. Non è una cosa nuova: lo abbiamo già fatto, per esempio, per la linea 4 della tramvia. Poi affideremo i cantieri entro la fine dell’anno».

Di
Redazione LaViola.it