
Il mercato può accelerare dopo la disfatta contro la Stella Rossa. Italiano ritorna al 4-3-3, la difesa ancora in difficoltà e davanti poco cinici
Cosa resterà della prima amichevole internazionale del Vincenzo Italiano “ter”? Perché al di là dell’ampio passivo e di un primo tempo davvero surreale, la sfida al Marakàna potrebbe comunque risultare utile per la prosecuzione della stagione. «Che ben vengano cinque schiaffi presi così almeno ci svegliamo e capiamo che tra tre settimane iniziamo a fare sul serio», ha esclamato il capitano Biraghi a fine partita. Insomma, un ko così pesante ma arrivato dopo una ventina di giorni di preparazione al Viola Park, se preso nella giusta maniera, può anche far bene alla Fiorentina. Italiano e i suoi potranno rivedere a lungo e in maniera approfondita i filmati. Quel che non è andato, specie in quei diciotto minuti in cui la Fiorentina ha incassato cinque gol: il posizionamento errato della difesa, le sbavature (alcune grossolane) a livello individuale, la mancanza di reazione e lucidità, l’aver giocato sotto ritmo. Chiaro che la Stella Rossa, attesa all’esordio in campionato tra due giorni e soprattutto dal ritorno in Champions, sia molto più avanti a livello fisico e dunque anche capace di tirare fuori un primo tempo tutto ritmo, velocità e intensità. Così scrive La Repubblica.
COME UN ANNO FA. Ma la scelta del club viola era stata ponderata e in linea con quella di un anno fa, quando dopo il ritiro a Moena la squadra di Italiano svolse un altro mini raduno in Austria con l’amichevole al Galatasaray. I viola sono più indietro ma il concetto non cambia: da parte della dirigenza e del tecnico è forte l’esigenza di doversi confrontare con realtà in questo momento più rodate per poi, eventualmente, capire dove poter mettere mano. Non è un caso che nel secondo tempo Italiano sia tornato al 4-3-3, inserendo Arthur come vertice basso e dando spazio a Parisi che sul settore di sinistra si è comportato discretamente. Il centrocampo a tre, “primo” amore di Italiano.
DIFESA E ATTACCO. La difesa è stata messa a dura prova. Dal portiere ai quattro schierati, difficile trovare un voto sufficiente. Il nome di Josip Sutalo, della Dinamo Zagabria, è da seguire con grande attenzione. I viola potrebbero presto affondare per rinforzare il pacchetto arretrato. I palloni sono stati persi più volte anche a centrocampo, con l’attacco che per tutto il primo tempo non ha prodotto niente di interessante. A proposito: la rete fallita da Cabral nella ripresa non può aver lasciato indifferenti. Italiano si attende un centravanti che sotto porta sia concreto, continuo. Uno dei suoi pupilli è Nzola. Sicuramente dalla sconfitta in Serbia il mercato potrebbe subire un’accelerata per consegnare al tecnico le due o tre pedine necessarie (tra difesa, centrocampo e attacco) per il salto di qualità definitivo.

Di
Redazione LaViola.it