
Tre nuovi arrivi per la Fiorentina, con storie diverse ma con tante motivazioni per lanciare le rispettive carriere
Tre nuovi arrivi, tre coefficienti diversi per le missioni personali di Sabiri, Parisi e Arthur. A proposito di concorrenza, Parisi si è infilato in una situazione tosta e a prescindere merita un applauso per la fiducia in se stesso (coefficiente altissimo), a seguire Arthur dovrà riemergere dalla sua condizione di ex protagonista nel Barça aggiungendo qualità al centrocampo (difficoltà media), mentre Sabiri fra tutti è quello che avrà minor concorrenza, perché finora Italiano non ha avuto un trequartista di ruolo. Così scrive La Nazione.
JOLLY. Sabiri è stato acquistato a gennaio e a Genova ha vissuto la seconda parte della stagione ai margini per lo scarso feeling con Stankovic, negli ultimi 6 mesi ha in sostanza parcheggiato il camper in vista dello sbarco a Firenze. Trequartista all’inizio con Giampaolo, Sabiri è un jolly d’attacco che ha giocato anche esterno. Può in sostanza fare tutto fuorché il centravanti, sebbene sia stato utilizzato anche come punto di riferimento fra i due marcatori centrali. Fra i tre nuovi arrivi Sabiri sembra avere la strada più comoda per ritagliarsi spazio.
COME AI VECCHI TEMPI. Arthur arriva dopo una stagione trasparente al Liverpool, in cui ha giocato pochi minuti con la squadra B. Niente da dire sulle sue qualità antiche viste soprattutto nel Barcellona accanto a Busquets e Rakitic (2 gol nella Liga, non tanti) e meno nella Juve (1 rete). Rispetto ad Amrabat è indubbia la maggior qualità di gestione e impostazione, nei suoi cenci Arthur è stato uno smistatore pregiato e – qualità che piace a Italiano – ha mostrato sempre lo spessore che serve per prendersi responsabilità nelle situazioni complicate.
CONCORRENZA. Parisi invece si è guadagnato continuità fin da giovanissimo, è arrivato anche in Nazionale. Prospetto di valore e grande investimento per la Fiorentina (10 milioni, più 1 di bonus) ha scelto di entrare in concorrenza con Biraghi, il capitano, mica uno qualunque. Certo che se la Fiorentina dovesse entrare in Conference, le possibilità non mancheranno.

Di
Redazione LaViola.it