Non solo i cambi di Italiano, ma anche il nervosismo (positivo) che riaccende il Franchi e la squadra. Così la Fiorentina rimonta e vince
Ritmi bassi, la testa alle due finali di Conference ed Europa League, poche occasioni. Fino alla coda della gara quando accade di tutto. Perché alla rete iniziale di El Shaarawy, che coglie impreparata la difesa della Fiorentina e in particolare Quarta (ancora una volta prestazione insufficiente per l’argentino) rispondono Jovic e Ikoné nel giro di due minuti a pochi passi dal fischio finale. Mandando in estasi i 33 mila spettatori del Franchi, consentendo alla squadra di Italiano di agganciare il Torino a quota 53 punti e di sperare ancora nell’ottavo posto che potrebbe diventare prezioso nel caso di squalifica Uefa della Juve. Così scrive La Repubblica.
LA SCINTILLA. Nel secondo tempo la Fiorentina cresce, complici anche le mosse di Italiano che con l’inserimento di Kouame cambia volto all’attacco viola e rivitalizza la squadra. Un’altra scintilla accende la sfida: il nervosismo. Più volte la Fiorentina si lamenta per alcune decisioni arbitrali che ritiene ingiuste. L’arbitro Ayroldi spesso fischia scontentando i viola con Italiano che si anima e lo stadio che protesta. Lo farà anche Mourinho, in occasione di un contatto tra Sottil e i difensori giallorossi che l’arbitro giudica come punizione per la Roma con la Fiorentina che invece chiede a gran voce il calcio di rigore. L’allenatore portoghese lascia la sua area tecnica e si scaglia all’indirizzo della panchina viola: verrà ammonito, prima che scatti l’abbraccio con Italiano che riporta un po’ di pace. Ma la scintilla rianima anche l’ambiente, che carica e spinge ancor di più. Cresce la Fiorentina e con Jovic e Ikoné ribalta la sfida.

Di
Redazione LaViola.it