
Il numero uno della Fifa a difesa di Vlahovic. Il serbo già con la Fiorentina fu insultato a Bergamo. Ma Gasperini minimizza nuovamente
Ancora cori razzisti nei confronti di Vlahovic a Bergamo, ieri in Atalanta-Juventus. Il centravanti serbo già era stato insultato pesantemente quando vestiva la maglia viola dai tifosi nerazzurri, ieri è finito ancora nel mirino degli atalantini. Gasperini dopo la partita ha cercato nuovamente di minimizzare: “Il razzismo è da combattere, a volte però sono cose individuali. E’ come quando uno viene pesantemente insultato dentro stadio ed è una cosa più di maleducazione che di razzismo. Quei cori sono cose rivolte più alla persona. Il razzismo va a colpire tutta quanta l’etnia e se così fosse stato, allora sarebbero stati insultati anche i nostri giocatori. E’ un coro maleducatamente rivolto ad un singolo giocatore. Il razzismo va combattuto ma non va confuso. Non dobbiamo compiere l’errore di fare tutta l’erba un fascio perché sennò è tutto razzismo ed è sbagliato”.
Sui social ha invece preso posizione ben diversa Gianni Infantino, presidente della Fifa: “Nel calcio non c’è posto per il razzismo o qualsiasi altra forma di discriminazione. E’ assolutamente inaccettabile l’insulto razzista rivolto ieri dai tifosi nei confronti di Dusan Vlahovic, attaccante della Juventus, durante la partita di Serie A contro l’Atalanta. Non si tratta di un episodio isolato e chiedo alle autorità competenti di garantire l’applicazione di sanzioni severe per contrastare tali episodi e fungere da deterrente. La Fifa ed io siamo al fianco di Dusan Vlahovic, così come di qualsiasi altro giocatore, allenatore, ufficiale di gara, tifoso o partecipante a una partita di calcio che abbia subito episodi di razzismo o di qualsiasi altra forma di discriminazione. Le vittime di questi abusi devono essere sostenute e i responsabili debitamente puniti dalle autorità a ogni livello. Ribadisco inoltre l’appello che ho già lanciato più volte in passato affinché i tifosi prendano posizione e mettano a tacere i razzisti. Una volta per tutte: No al razzismo. No a qualsiasi forma di discriminazione di discriminazione”.

Di
Redazione LaViola.it