
Il tecnico viola ha voluto ringraziare gli oltre 20mila del Franchi per aver spinto la squadra anche nei momenti più difficili
Il check alle coronarie ha dato il risultato sperato. La Fiorentina c’è, è ancora viva (e assieme a lei i suoi tifosi, se pur messi a dura prova) e punta dritta verso la finale di Praga. Il trofeo della Conference, che ha a lungo sostato sotto la Fiesole nel corso del pre-partita con il Lech, resta un obiettivo raggiungibile per i viola. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
Viola dopo nove vittorie di fila in Europa sono però capitolati al cospetto dell’avversario più insospettabile. Niente record come il Milan in Champions nel 1993. Ma, se non altro, un dato di assoluto spessore. Con ieri è stata l’ottava volta che la Fiorentina ha avuto accesso a una semifinale dei tornei Uefa. Solo Inter, Juve e i rossoneri ne contano di più tra i club italiani.
PAURA E REALTÀ
«Ho sempre temuto quello che è accaduto con il Lech. Gli avversari liberi di testa e ci complicano le cose» ha ammesso in un mix di amarezza e felicità Vincenzo Italiano: «Era impensabile arrivare a un punteggio del genere ma siamo stati bravi a rimettere in piedi le cose».
Paura passata, dunque. Così come qualche attimo di tensione che ha visto protagonista il tecnico con un sostenitore viola seduto alle sue spalle: «I tifosi hanno meno lucidità di chi allena. Quando si va in difficoltà però bisogna mantenere la calma. Mi sono solo chiarito con una persona». Anche perché l’appoggio del Franchi per Italiano è stato basilare per passare il turno: «Lo stadio è stato straordinario. I due gol sono entrati perché spinti dai tifosi».

Di
Redazione LaViola.it