
La Fiorentina sta per aprire il proprio mese di ferro. In ballo c’è la storia. Vincenzo Italiano avrà bisogno di tutti i propri calciatori
Da sabato 1 aprile a domenica 30 la Fiorentina dovrà disputare nove gare, tutte decisive, sottolinea il Corriere Fiorentino. Sul (ricchissimo) piatto ci sono due trofei (da queste parti non se ne vedono dal 2001) con la doppia semifinale di Coppa Italia e i quarti di Conference League, ed una classifica in Serie A che improvvisamente, e grazie ai quattro successi consecutivi con Verona, Milan, Cremonese e Lecce, vede di nuovo i viola in corsa per il settimo posto.
Serviranno energie fisiche e mentali, capacità di gestione e (come sempre) un pizzico di fortuna per evitare infortuni (in questo senso il brutto infortunio a Sirigu è un duro colpo) e acciacchi vari. Davanti a uno sforzo del genere infatti, per Vincenzo Italiano sarà fondamentale poter contare sempre (o quasi) su tutto il gruppo. Non a caso, il filotto di sette vittorie consecutive tra serie A e Conference, è coinciso (anche) col recupero di tutti quei giocatori che, per un motivo o per l’altro, nella prima parte di stagione non si erano mai visti, se non a spizzichi e bocconi.
PRONTI, VIA. La prima sfida sarà contro l’Inter sabato, quattro giorni più tardi ci sarà la semifinale d’andata in casa della Cremonese. È quello l’evento più atteso. Se la Conference viene vissuta come una specie di sogno e considerando le oggettive difficoltà nell’agguantare il settimo posto, la finale di Roma è considerata sostanzialmente un obbligo. Un’occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Poi in campo di sabato alle 14.30 (è il turno di Pasqua) con lo Spezia. Altri cinque giorni, e sarà la volta della trasferta di Poznan, quindi lunedì 17 alle 20.45 contro l’Atalanta. Giovedì 20 invece, a Firenze arriverà il Lech e il 23 trasferta col Monza. Giovedì 27, l’appuntamento con la storia: Fiorentina-Cremonese, semifinale di ritorno di Coppa Italia. Chiusura domenica 30, sempre al Franchi, con la Sampdoria.

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Redazione LaViola.it