
Serbo costretto alla deviazione in Spagna per risolvere problemi burocratici. Oggi si aggregherà al gruppo ma va verso la panchina
Con il ritorno della Conference League diciamocelo, ci si aspettava Jovic a guidare l’attacco. Come a Braga nella prima delle due partite dei sedicesimi di finale. E là, in Portogallo, c’era appunto l’ex Real. Che poi avrebbe lasciato spazio dall’inizio a Cabral nella partita di ritorno a risultato acquisito. Per riprenderselo secondo logica e previsioni sei giorni fa nell’andata col Sivasspor. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
E c’entra anche Madrid nella decisione (attesa) di Italiano. Jovic, convocato, non era insieme al gruppo in viaggio ieri da Firenze a Sivas. Per il semplice motivo che si trovava nella capitale spagnola a sbrigare questioni personali “non rimandabili” ad altra data. Un piccolo-grande contrattempo. Che, però, come ricordato non poteva essere affrontato diversamente e che la Fiorentina e il calciatore hanno risolto nell’unica maniera possibile.
Jovic da Madrid volerà direttamente oggi in Anatolia per poter unirsi ai compagni nell’allenamento di rifinitura. Condizione, questa, che dà forza e valore all’assunto di partenza. Diventa complicato vedere il numero 7 subito in campo per ovvi motivi. Troppo importante avere tutti al meglio per Italiano. Troppo importante non concedere il minimo vantaggio all’avversario.
GOL E VITTORIE
Jovic ci sarà al fianco della Fiorentina. Perché ha forte la volontà di continuare a dare un contributo decisivo al rendimento-top della squadra viola di quest’ultimo mese. Ma intanto tocca a Cabral che da quel punto di vista è ormai una nuova certezza su cui la squadra viola sa di poter contare sempre e comunque. Segnando sei gol nelle sette partite che al momento compongono la striscia positiva della Fiorentina tra Italia ed Europa dopo la sconfitta di Torino in casa della Juventus. Ecco come l’ex Basilea è diventato imprescindibile.
E la Conference League sta avendo grandi meriti in tutto ciò. Nella succitata partita di Braga affondano le radici della svolta (nel rendimento) dell’attaccante brasiliano. E, quindi, la svolta (nei risultati) della formazione di Italiano, e le due cose, come il compito di cui sopra, sono strettamente legate.
Due gol subentrando a Jovic nel quarto d’ora finale, sul punteggio di 2-0 propiziato dal serbo. E in quell’attimo non più fuggente è scattato qualcosa dentro Cabral. Che poi si è ripetuto nella gara di ritorno firmando il definitivo 3-2. Ma il meglio l’ha dato in campionato. Subito decisivo contro l’Empoli, poi determinante a Verona e a Cremona. Soprattutto, è scattato qualcosa tra Cabral e il gol.

Di
Redazione LaViola.it