
Per la Fiorentina altre tre gare fondamentali prima della sosta. Ad aprile sarà mese clou. Ma prima serve fare filotto tra Cremonese, Sivasspor e Lecce
3-2 al Braga, 0-3 al Verona, 2-1 al Milan e 1-0 al Sivasspor. La Fiorentina si avvia ad affrontare le ultime 3 gare pre-sosta con ritrovate speranze. Le 4 vittorie di fila messe a referto tra Serie A e Conference League hanno contribuito a spazzar via paure e fantasmi, e ad alimentare aspirazioni e legittimi sogni di gloria. L’imperativo è chiaro: vietato togliere il piede dall’acceleratore. All’orizzonte ci sono Cremonese fuori, Sivasspor fuori e Lecce in casa, poi la pausa. Tre gare ampiamente alla portata dei viola di Italiano, chiamati a tenere vive le speranze di risalita in classifica in campionato e a non vanificare gli sforzi europei che hanno condizionato tutta la stagione.
MESE CLOU. Seminare bene, possibilmente benissimo, nelle prossime tre uscite permetterebbe alla Fiorentina di arrivare ad aprile con tutti i fronti aperti, per davvero. Per quanto i punti dalla zona Europa siano solamente 4, con la situazione Juventus sub-iudice, per mantenere reali ambizioni (e non solo teoriche) di lotta europea servono 6 punti con grigiorossi e salentini. Aprile sarà anche il mese delle semifinali di Coppa Italia, oltre che degli eventuali quarti di Conference League. Da qui alla ripresa, inoltre, Castrovilli potrebbe raggiungere il top della condizione, Sottil crescere ancora, Brekalo tornare a buoni livelli, con anche il rientro di Terzic, oltre a tutti coloro che hanno bisogno di rifiatare, Bonaventura su tutti.
VIRTU’, SEGNALI E LIMITI. Se nel recente filotto di gare la Fiorentina pareva aver corretto gran parte dei propri difetti, tra cui quello dell’eccessivo spreco sotto porta, col Sivasspor c’è stato un passo indietro. Poco male, se la cosa restasse isolata. Se, invece, dovesse ripetersi ancora e ancora, si riaprirebbero antichi quesiti ed interrogativi che hanno condizionato in negativo la stagione viola. La gara coi turchi ha sancito la conferma che, in questo momento, Cabral deve essere il centravanti della Fiorentina, che Jovic ha colpi ma non costanza, che se la Fiorentina viaggia a mille all’ora a livello fisico e mentale può distruggere tutti, ma se gioca sottotono o rilassata fa fatica. Preparare le prossime tre gare come se fossero delle finali potrebbe essere una buona idea. Questa squadra è composta da buoni giocatori che si esaltano quando non si gestiscono, ma quando vanno a tutta ed hanno motivazioni massime. Ormai sembra evidente. Anche e soprattutto per questo servirà spingere ancora sul gas, seminare bene e provare a raccogliere qualcosa in una stagione che pareva compromessa e che, grazie al recente filotto di risultati, potrebbe regalare grosse soddisfazioni.

Di
Gianluca Bigiotti