
Ben 11 punti in meno di un anno fa, la squadra non segna nonostante la filosofia di gioco sia rimasta la stessa. Quattordicesimo posto, lunedì sfida a Verona
Convincente e determinata in Europa e in Coppa Italia ma alla prese con una classifica che la vede nella parte più bassa. È una Fiorentina a due facce. Quella che strapazza il Braga a domicilio, al massimo di lucidità e concretezza, e quella che incappa in un pareggio acciuffato nel finale con l’Empoli. La classifica dice quattordicesimo posto, due punti nelle ultime sei gare, col Verona in zona retrocessione a otto punti più sotto e la sfida tra le due squadre in programma lunedì. Il confronto con lo scorso anno è impietoso: alla 23esima giornata la Fiorentina viaggiava con 11 punti in più in classifica e con 17 gol in più all’attivo. Quelli fatti da Vlahovic prima di essere ceduto alla Juve, scrive La Repubblica.
STESSA FILOSOFIA, MA SENZA GOL. Quella prima Fiorentina di Italiano aveva nella sua identità il concetto di attaccare e concretizzare, senza badare troppo alla fase difensiva. Italiano se lo poteva permettere, grazie a Vlahovic e a un gioco che pareva perfetto per il serbo. Catene che si muovevano in sincronia, cross in gran quantità, centrocampo solido e di qualità. La Fiorentina divertiva, creava, affondava. Ma i conti adesso non tornano. Con la filosofia di gioco rimasta pressoché la stessa.

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Redazione LaViola.it