
Botta e risposta politico tra il Governo centrale e il Comune di Firenze. Al centro del dibattito anche il restyling del Franchi
Sul progetto del nuovo stadio Franchi il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, in visita martedì a Firenze, avrebbe «fatto male i conti». Con le sue dichiarazioni il leader della Lega aveva gettato un alone di pessimismo su tre progetti chiave per il futuro della città. E, se si esclude lo scudo verde, finanziati dal Pnrr. Ma i dati del ministero sarebbero diversi da quelli che, carte alla mano, ha di fronte Palazzo Vecchio. Quel che è certo è che il vento, politico, è cambiato. Ma il Governo può intervenire sui piani per stadio, tram? Nei primi due casi quasi certamente no. Visto che le risorse sono già assegnate e gli iter partiti. Scrive il Corriere Fiorentino.
Il nuovo Franchi
A proposito del restyling dell’impianto di Campo di Marte, Salvini sostiene che «mancano soldi» e che «servono quelli dei privati per arrivare a finanziare» il progetto. Secondo i numeri che arrivano negli uffici comunali, invece, le coperture economiche sarebbero già assicurate. È possibile, allora, che la cifra citata da Salvini, tra i 250 e i 300 milioni di euro, comprenda non solo lo stadio, ma anche tutta l’area commerciale esterna. Quella sì, sarà finanziata in parte anche con interventi esterni.
Per lo stadio, però, le risorse attuali basterebbero e sarebbe già tutte assegnate. Anche tenendo conto dei rincari per le materie prime ed energia, l’importo dovrebbe aggirarsi intorno ai 197 milioni già ottenuti. Così ripartiti: 95 sono i milioni del Pnrr assegnati dal ministero della Cultura. E 55 milioni quelli assegnati dal ministero dell’Interno per la riqualificazione urbanistica.
Inoltre, il primo dei due finanziamenti compete a un ministero differente da quello di Salvini. Che secondo alcuni esponenti del centrosinistra fiorentino in realtà ha soltanto preso una posizione politica a fianco della Lega locale. In certi casi critica sui costi dello stadio. A queste cifre va aggiunto l’adeguamento dei prezzi dopo i rincari, poco più di 43 milioni, e la quota del Comune di Firenze e della Fondazione Crf di 3 milioni.

Di
Redazione LaViola.it