“Il gioco di Italiano è adatto all’attaccante brasiliano e lo avrebbe dovuto esaltare di più”, ha detto il direttore sportivo dell’Hajduk Spalato
L’ex attaccante e oggi direttore sportivo dell’Hajduk Spalato Sasa Bjelanovic è intervenuto ai microfoni del Radio Bruno: “Conosco bene Livakovic perché siamo della stessa città. Sarebbe dovuto andare via prima dalla Dinamo Zagabria secondo me, nonostante negli ultimi tempi le sue prestazioni non fossero al top. È un portiere che potrebbe fare bene in diverse realtà, anche nella Fiorentina”.
AMRABAT AL MONDIALE. “In passato ho lavorato anche per l’Atalanta e il ds Sartori diceva di non seguire mai i giocatori in competizioni brevi come i Mondiali o gli Europei. Alle volte i calciatori rendono più del loro reale valore. Non parlavo in particolare nello specifico di Amrabat, ma di quei giocatori che per attaccamento alla maglia tirano fuori il meglio, come può essere comunque il caso del Marocco. La Fiorentina dovrà valutare bene se Amrabat è un giocatore da tenere perché centrale nel progetto viola o se può essere un’occasione per guadagnare bene dalla sua cessione“.
BREKALO. “È un giocatore ancora giovane che in passato è stato gestito male dai procuratori. Potrebbe ancora fare bene in Italia, così come poteva fare bene in questa Croazia“.
CABRAL. “Dopo un anno il periodo di ambientamento per lui è finito, il suo valore è questo. È un giocatore bravo a finalizzare, in Svizzera ha segnato tanto. Il gioco di Italiano è adatto a lui e lo avrebbe dovuto esaltare di più“.

Di
Redazione LaViola.it