Le amichevoli hanno confermato l’importanza di Ikonè e Kouame, tra i migliori davanti (e agevolati dal nuovo modulo). Mentre su Cabral la società prende tempo
Prove tecniche per un nuovo attacco. Che adesso sembra davvero funzionare al meglio, come hanno confermato i primi test di dicembre della Fiorentina. Se infatti uno dei problemi dei viola nelle prime gare stagionali era stato quello di trovare la via delle rete con una certa continuità (nelle prime sei partite tra campionato e Conference erano state ben quattro quelle concluse con nemmeno un gol all’attivo), le amichevoli svolte nelle ultime due settimane dai viola sembrano finalmente raccontare qualcosa di diverso. Sono solo amichevoli, ma le 18 reti totalizzate nelle prime quattro sfide di fine 2022 hanno portato in dote certezze diverse e più che mai convincenti. Anche sotto l’aspetto difensivo, visto che anche quando il livello della contesa si è alzato (nelle uscite con Borussia Dortmund e Rapid Bucarest) la porta dei viola non è stata perforata: l’unico gol al passivo per Terracciano e soci resta quello nel primo test-match ad Arezzo. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
FINALMENTE IKONE’. La metamorfosi della Fiorentina poteva sembrare scontata, eppure così non è stato. Da un lato, infatti, c’erano tutte le incognite legate a un nuovo modulo (il 4-2-3-1) che Italiano non aveva mai utilizzato in carriera. E poi, problema ormai di vecchia data, c’era il filone legato agli infortunati di lusso (Gonzalez e Sottil) che non ha certo aiutato l’allenatore nelle sue prove tattiche. Il risultato, fino a questo momento, è stato però più che soddisfacente e i nove marcatori diversi nei primi quattro appuntamenti di dicembre ne sono la riprova più fedele. Chiedere per informazioni a Ikoné, il giocatore che più di tutti ha tratto beneficio dalla trasformazione offensiva della squadra: per il francese (in gol tre volte contro l’Alwasy Ready) il precampionato-bis sta di fatto confermando i numeri totalizzati nella coda della prima parte di stagione: nelle ultime sette partite, un gol e tre assist. L’anno di rodaggio a Firenze è ormai finito e l’ex Lille sta dimostrando di valere i 15 milioni che l’area tecnica ha sborsato lo scorso gennaio per aggiudicarselo, aggiunge il CorSport.
KOUAME E CABRAL. Buone anche le risposte arrivate da Kouame, che appena tornato dalle ferie è stato subito gettato nella mischia da Italiano nel ruolo di prima punta, in attesa del ritorno di Jovic: l’ivoriano, trascinatore dei viola tra agosto e settembre dopo essere stato confermato in rosa da Commisso in persona, ha dimostrato di essere a suo agio nel nuovo modulo, trovando il gol prima contro i boliviani e poi due giorni fa contro il Rapid. L’ex Anderlecht è la faccia sorridente di una medaglia che è completata però da quella sempre più sconfortata di Cabral. Il brasiliano, torchiato per 166’ nell’arco di tre partite, non ha ancora trovato la via del gol e, al di là di due assist, non ha dato troppi segni tangibili della sua presenza. In Romania, a dire il vero, qualcosa in più si è visto: una forma migliore, in primis, ma anche un gol annullato (ingiustamente) per fuorigioco, oltre a un palo interno. Anche per questi sussulti la Fiorentina ha deciso di prendersi ancora del tempo prima di decidere cosa fare con l’ex Basilea. Al di là delle smentite (su tutte quella di una richiesta al Bologna per uno scambio tra King Arthur e Arnautovic, smontata con decisione dalla società), il tarlo rimane. E i prossimi impegni sul campo dovranno scioglierlo del tutto.
Di
Redazione LaViola.it