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Editoriali

Continua la favola di Amrabat. Il ‘miracolo’ Marocco ne fa aumentare ancora il (virtuale) valore. Benassi manda altri segnali, non potrebbe fare ancora comodo?

Amrabat - Marocco

Continua la favola di Sofyan Amrabat. Il prezzo sale. Benassi manda altri segnali dalle amichevoli in Romania, non potrebbe fare ancora comodo?

La favola Mondiale di Sofyan Amrabat prosegue. Altra prova importante del centrocampista della Fiorentina col suo Marocco, fatta di tanto sacrificio e dedizione, con quel recupero nel finale di gara contro il Portogallo condito da un’uscita a testa alta, in slalom palla al piede, da applausi.

PLUS-VALORE. Il telefono del suo agente continua a squillare, come detto dallo stesso diretto interessato. Non potrebbe essere altrimenti, dopo una serie di prestazioni da 7,5-8 in pagella, a ripetizione, costanti, in una vetrina del genere che vede il mediano viola tra i protagonisti principali di una cavalcata storica come quella che sta compiendo la Nazionale marocchina. Di pari passo continua ad aumentare (ancora) il valore del suo cartellino. Un prezzo solo potenziale, virtuale e teorico, perchè l’intenzione della Fiorentina è chiara: tenerlo e blindarlo.

OGGI E DOMANI. Da ricordare che il suo contratto andrebbe adeguato, sia in termini economici che temporali. E’ vero che Amrabat ha una scadenza fissata al 2024 con opzione in favore della Fiorentina fino al 2025, ma nel calcio vige una ‘regola’ non scritta che induce i club proprietari di un calciatore in ascesa (tecnica ed economica) a mettersi al tavolo delle trattative per mantenere i rapporti sereni piuttosto che trincerarsi dietro al politichese del ‘ha un contratto fino a x-y-z’. O almeno dovrebbe indurre, e sembra essere questa la strada che la Fiorentina vuole intraprendere, come già accaduto con Vincenzo Italiano la scorsa estate, ma non con Torreira. Piaccia o meno, il calcio di oggi pare funzionare così, col ‘batter cassa’ che sembra tutelare solo la parte dei calciatori penalizzando sempre i club (e se, post rinnovo e aumento, il giocatore non rende più? Mica restituisce i soldi indietro).

VENDERE-NON VENDERE. Le due facce della medaglia sono piuttosto evidenti. Ragionando in termini economici questo sarebbe il momento migliore in cui vendere Amrabat. Il prezzo è lievitato e continua a farlo, ma post Mondiale riuscirà ad avere lo stesso rendimento di quello che sta avendo col Marocco, con una parabola di valore economico ancora destinata a crescere? Ragionando in termini calcistici, invece, privarsene adesso, nel pieno della stagione, potrebbe risultare un autogol (come già accaduto nel recente passato). La questione, ad oggi, non si pone, ma potrebbe aprirsi nel momento in cui gli scenari dovessero cambiare.

BENASSI. Dal triangolare in Romania, intanto, la Fiorentina si porta con sé ulteriori buone indicazioni. A livello tattico il 4-2-3-1 continua a convincere, soprattutto quando la casella di trequartista la occupa Bonaventura, mentre Cabral non ha demeritato, colpendo un palo, combinando nello stretto sul gol di Bonaventura e vedendosi negare un gol per un fuorigioco che non c’era. Bene anche Quarta, un po’ meno Barak. Benassi, nel frattempo, continua a far sorgere il dubbio: poteva far comodo in questo avvio di stagione? Poteva essere inserito in rosa al posto di altri calciatori che Italiano non vedeva e non vede? Non sarebbe cambiato chissà che cosa nel rendimento della Fiorentina, ma…è chiaro che sul ‘tema’ liste qualcosa non abbia funzionato. Ma se questo, ormai, è il passato, la domanda potrebbe sorgere spontanea anche in vista di gennaio. Non potrebbe fare comodo? Pradé, dopo Arezzo, era stato chiaro. Eppure Benassi continua a non sfigurare, con 6 gol segnati in 3 amichevoli, per quanto sia solo ‘calcio d’agosto’ in versione natalizia.

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