
Alla ripresa post sosta, la Fiorentina dovrà partire col piede giusto. Sarà fondamentale per i colori viola operare bene sul mercato
Giorni e settimane di riflessioni in casa Fiorentina. Alla ripresa post sosta, la formazione di Vincenzo Italiano sarà attesa da un altro tour de force con impegni ravvicinati e fondamentali per il proseguo della sua stagione. Partire col piede giusto nel mese di gennaio sarà fondamentale per i colori viola, con una classifica che non aspetterà più. Dopo i tanti punti lasciati per strada tra Udine, Bologna ed Empoli, oltre a qualche gara in cui la Fiorentina avrebbe meritato di più per le prestazioni fornite, alla ripresa delle ostilità sarà decisivo ripartire col piede premuto sul gas, con tre gare su quattro che precederanno il giro di boa che vedranno arrivare al Franchi Monza, Sassuolo e Torino, con nel mezzo alle ultime due la trasferta all’Olimpico contro la Roma e quella in Coppa Italia, in casa, con la Sampdoria. Il tutto dal 4 al 22 gennaio. O la Fiorentina svolta, magari vincendo almeno 3 gare su 4 in Serie A, oppure la rimonta per l’Europa potrebbe già definitivamente sfumare, salvo miracoli.
RINFORZI. Le contemporanee assenze di Nico Gonzalez e Sottil, dunque, andrebbero colmate almeno con un innesto dal mercato, possibilmente che non debba necessitare di tanto tempo per adattarsi, ma che possa dare fin da subito il proprio contributo. La sosta potrebbe, inoltre, permettere alla Fiorentina di giocare d’anticipo, con qualche deroga che permetta di far arrivare in anticipo un nuovo calciatore. Il tutto al netto della tipologia di innesto che, con Italiano, la Fiorentina deciderà di mettere a segno. Non è detto che l’assenza, almeno per il mese di gennaio e in parte anche febbraio, dei due esterni imponga alla dirigenza viola di prendere un altro esterno offensivo. D’altronde, gli ultimi progressi la Fiorentina li ha fatti intravedere con un gioco più centrale, con uno tra Bonaventura e Barak a supporto delle punte, con anche la possibilità di schierarsi in campo in maniera differente, puntando a riempire di più l’area avversaria per vie centrali piuttosto che allargarsi in ampiezza. Da qui le voci su Sabiri, calciatore che con grande probabilità sarà comunque acquistato dalla Fiorentina.
QUANTITA’-QUALITA’. Spesso e volentieri la Fiorentina ha puntato sulla quantità, trovandosi una rosa piena zeppa di buoni giocatori, con alternative normali, ma con tuttavia pochi elementi in grado di fare davvero la differenza. Stavolta, per quanto si parli di mercato invernale, servirebbe cambiare direzione puntando sulla qualità, scegliendo un paio di pedine che possano spostare l’asticella verso l’alto piuttosto che inserire in rosa quattro-cinque elementi utili solo a rimpiazzare coloro che o non hanno convinto Italiano o che non si sono espressi al meglio. I limiti che ha evidenziato la Fiorentina, d’altronde, non sarebbero risolti dall’avere tutti gli effettivi a disposizione. Qualcosa migliorerebbe, sicuramente, ma le lacune che hanno accompagnato il cammino di questa Fiorentina resterebbero comunque. Il nodo è sempre quello: il regista e la punta, oltre ad un altro difensore centrale che non può essere Ranieri. Se, invece, si dovesse scegliere la via della quantità, allora, andrebbe bene qualunque innesto che possa garantire più affidabilità a Italiano dei vari Zurkowski, Benassi e altri che partiranno, sperando che tutti gli altri migliorino di rendimento e condizione, Cabral-Jovic e Duncan-Mandragora su tutti, in attesa dei rientri di Castrovilli, Gonzalez e Sottil. Con, tuttavia, più di qualche dubbio che ciò possa accadere.

Di
Gianluca Bigiotti