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I consigli per gli acquisti di Foco – Andreas Schjelderup

FC Nordsjaelland - Andreas Schjelderup Foco

Foco inaugura un nuovo spazio in cui segnalerà i profili più interessanti sui quali la Fiorentina potrebbe puntare sul mercato

Il mercato invernale vive un’annata del tutto particolare. La sosta per il mondiale regala più di un mese per pianificare senza troppe pressioni acquisti per l’immediato e, perché no, per il futuro prossimo. Mi permetto immodestamente in questo spazio qualche suggerimento del tutto in linea coi parametri della Fiorentina – non sia mai – ma con le prospettive del possibile investimento. Niente campionissimi, insomma, ma progetti interessanti con ancora poco hype addosso. Visto che l’ennesima polemica autolesionista ha investito in questi giorni Nico Gonzalez, mettendone in dubbio la permanenza (Dio mio…), inizio questa viaggio tra i possibili affari con un’ala.

Andreas Schjelderup

Investire per un calciatore del nord Europa fino a qualche tempo fa significava immettere fisico e cultura del lavoro in squadra, magari sacrificando alla causa qualcosa in tecnica. Ma da qualche anno (anche) questo luogo comune pare essere destinato a sparire, perché al nord, tra Danimarca, Svezia e Norvegia, comincia a tirare l’aria della fantasia e della tecnica. Campionati meno esasperati ed esasperanti e la possibilità ormai scontata di vedere e studiare i campionissimi di tutto il mondo hanno contribuito alla nascita di talenti tecnicamente eccitanti. Tra questi il mio preferito è Andreas Schjelderup. Norvegese, classe 2004, un contratto con il FC Nordsjaelland che scade nel 2024, Schjelderup sembra un marziano nella Superligaen Danese, dove si è trasferito dal Bodø Glimt, la squadra di dove è nato. Andreas è il classico destro naturale che gioca a sinistra per liberare verso il campo un piede decisamente dotato. Il suo metro e settantasei gli regala una rapidità molto buona che gli permette, insieme alla pulizia e alla frequenza di tocco, conduzioni veloci che lui infarcisce di tricks poco barocchi e molto funzionali. Punta l’uomo con personalità -il suo calcio è fatto di questo- per poi nascondere il pallone quando gli è più vicino, in modo di acquisire il massimo vantaggio dal dribbling. Calcia molto bene, preferendo l’interno ad altre soluzioni, cosa che lo rende interessante anche sui calci piazzati.

Vede la porta con continuità e questa prima parte di campionato lo ha visto gonfiare la rete dieci volte in diciassette partite. Queste caratteristiche mi portano in maniera quasi naturale a paragonarlo tecnicamente a ‘Nutellino’ Ljajic, anche se per ora non sembra avere l’indole da artista annoiato del serbo. Tatticamente perfetto sia per il 4-3-3 che per il 4-2-3-1, visto che ricalca perfettamente quell’ibrido ala/trequartista che per me rappresenta uno dei feticci tecnici e tattici del calcio recente.

Ricapitolando: norvegese, dicottenne, molto forte e con un costo che è tenuto basso dalla scadenza relativamente vicina. Per me è assolutamente da prendere prima che diventi roba da gioiellerie del corso.

 

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