
Dopo l’Inter, anche contro il Basaksehir il serbo ripete l’esultanza polemica. Dal pubblico qualche mugugno, anche al momento del cambio
Doppietta, esultanza polemica, errori, mugugni, applausi e fischi: la serata di Jovic è raccolta in questi gesti che riassumono bene il rapporto del giocatore con Firenze. Un rapporto reso delicato non solo dal lungo digiuno dal gol, ma anche e soprattutto da quelle mani alle orecchie che, dopo ogni gol, sembrano dire “Non vi sento”. Nonostante sia stata la Fiorentina e la sua tifoseria a non sentirne la presenza e non viceversa, scrive il Corriere Fiorentino.
ALTRO CHE MUTU. Se qualcuno, dopo il dito alla bocca e poi alle orecchie per zittire le critiche di sabato scorso, si aspettava un inchino di scusa allo stadio o alla curva come faceva Mutu quando si voleva far perdonare qualcosa, si è infatti sbagliato di grosso. Mani ancora alle orecchie con il gesto ripetuto più volte. In molti non hanno gradito e pochi minuti dopo il primo gol il pubblico si è fatto sentire eccome quando Jovic ha mandato il pallone del possibile bis alle stelle, fallendo un facile gol.
ALTRA ESULTANZA. E il pieno di mugugni se l’è preso anche in un paio di occasioni in avvio di ripresa, prima di segnare il 2-1. Altra esultanza con mani alle orecchie: che diventi un suo modo di esultare come fu per Delvecchio? Va detto che anche dopo il gol alla Cremonese Jovic si era toccato le orecchie, ma non tutti gradiscono questa arroganza. E al cambio i fischi si sono mischiati agli applausi.

Di
Redazione LaViola.it