
Tante volte la Fiorentina non aveva sfruttato le occasioni, stavolta al di là dell’avversario 4 tiri e 3 gol in mezz’ora. Italiano cerca continuità
E venne il giorno in cui la Fiorentina si ricordò che, nel calcio, bisogna buttarla dentro. Il gol, questo sconosciuto, riapparso all’improvviso sulla strada dei viola. Una grande abbuffata, quella di ieri, dopo settimane e settimane di digiuno intermittente. Una svolta? Meglio aspettare (visti i precedenti) ma di certo, Italiano e i suoi, avevano bisogno di una serata così, scrive il Corriere Fiorentino.
PAROLA FINE PER CABRAL? Per il cammino in Europa (la qualificazione agli spareggi per la fase ed eliminazione diretta è ormai in cassaforte) e per il morale. Aveva ragione il mister insomma, che alla vigilia si era detto sicuro che le sberle prese dalla Lazio non avrebbero pesato. L’importante, adesso, è trovare continuità. Anche in campionato. Certe scelte, per Italiano, sembrano ormai definitive. Soprattutto in attacco. L’obiettivo è far sbloccare Jovic e, quindi, avanti con lui, ed ennesima panchina per Cabral che, tra l’altro, non è entrato nemmeno quando il mister, all’intervallo, ha tirato fuori il serbo. La parola fine, forse, sulla storia in viola del brasiliano.
FINALIZZAZIONE. In mezz’ora quattro tiri e tre gol: fosse andata sempre così, e spesso ce n’è stata l’opportunità, oggi non staremmo parlando di una squadra già fischiata due volte dal proprio pubblico e, soprattutto, in grave ritardo in campionato. E’ vero, dall’altra parte non ci saranno sempre avversari morbidi come gli Hearts, ma quante volte (l’ultima lunedì), la banda di Italiano ha dominato (e costruito valanghe di occasioni) senza portar niente a casa? Ieri bene con quel 4-3-3 misto 4-2-3-1 e quei tre (Barak, Nico e Kouame) il più possibile vicini a Jovic per sfruttarne qualità e predisposizione allo scambio.

Di
Redazione LaViola.it