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La nuova veste tattica per Jovic: è stato lui regista offensivo della Fiorentina

Jovic

Jovic sempre incontro al pallone quasi a fare da regista offensivo, e tutti gli altri pronti a buttarsi dentro. La novità di Italiano

Il gol dell’1-0 di Mandragora insomma, non è stato frutto del caso. Ma del piano immaginato alla vigilia e delle scelte del mister visto che l’assist è arrivato proprio da Terzic. Il più, a quel punto, era fatto. Il peccato semmai (sempre lo stesso) è stato aver mancato un paio di occasioni per il raddoppio immediato. L’ha fatto al 42’, grazie alla splendida girata al volo di Kouame. Una palla sporca, in area, trasformata in oro. Esattamente quello che vuole Italiano dai suoi attaccanti. E il fatto che l’ivoriano sia quello che gli sta dando le maggiori soddisfazioni vale già come piccolo capolavoro. L’ennesima rivalutazione di un bene che, soltanto quest’estate, sembrava perso.

Non solo. Anche il raddoppio infatti, è nato da un giro al largo di Jovic. Uscito dall’area, per impostare l’azione. È questa, la nuova veste che il mister gli ha cucito addosso. Una specie di «finto nove» o, se volete, di trequartista ombra. Ed è stato sempre il serbo, in apertura di ripresa, a costringere Neilson al fallo da rosso e, alla fine, a mettere la ciliegina nel long drink con lo 0-3. Gli si chiedevano risposte insomma e lui, finalmente, le ha date.

La partita, se mai c’è stata, è finita lì. Il cammino europeo della Fiorentina invece, può finalmente iniziare. Giovedì al Franchi, ci sono un’altra volta gli Hearts da sfidare.

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