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Tre moduli in una serata: così la Fiorentina rialza la testa nella terra di Highlander

Italiano

Vittoria rotonda per la squadra di Italiano che trova i tre punti in Conference League dando ossigeno alla classifica dei viola

Nella terra di Highlander, nella serata in cui si giocava la vita, la Fiorentina rialza la testa. Rritrova un successo in trasferta che mancava da sei mesi. E soprattutto, con questa prima vittoria nel girone, rimette a posto una classifica che si era complicata. E che, grazie al pareggio del Basaksehir col Riga, si riapre anche in ottica primo posto. Scrive il Corriere Fiorentino.

Serviranno controprove più impegnative, certo, e già lunedì con la Lazio si capirà qualcosa in più. Ma lo 0-3 di ieri per i viola potrebbe essere anche la scintilla che mancava per accendersi. Di certo, gli spunti non sono mancati. E il riferimento alla prova di Jovic, per esempio, non è puramente casuale. All’appuntamento col destino (europeo), Italiano ha scelto un abito inedito. Soprattutto in difesa. A destra infatti, non c’erano né Venuti (e si era intuito che stavolta sarebbe rimasto fuori) né Quarta. Questa sì, una sorpresa. Spazio insomma a Terzic, un mancino, come nel finale di Bergamo. E poi il centrocampo, con Bonaventura, Amrabat e Mandragora alle spalle di un attacco con Kouame, Jovic e Saponara. A sedere, per la terza partita di fila, Cabral. E se non è una bocciatura definitiva, poco ci manca.

Restava da capire quale sarebbe stato il modulo. Perché, con questi uomini, erano almeno tre le soluzioni possibili. Il classico 4-3-3, ma anche il 4-2-3-1 (con Amrabat e Mandragora davanti alla difesa). O addirittura il 4-3-1-2, con Saponara a supporto di Kouame e Jovic. E chissà, magari era proprio quello scopo. Confondere gli Hearts, eludere la loro aggressione, e farli girare a vuoto. Pensato, e fatto.

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