Siamo a 11 gol incassati contro 8 realizzati (tutti da giocatori diversi). Anche la matematica condanna l’inizio di stagione della Fiorentina
Nella sua semplicità il calcio sa essere crudele, scrive il Corriere Fiorentino. Se non segni, alla lunga sono gli altri a segnare a te. Anche perché per la Fiorentina il proprio modo di attaccare, recuperando palla già nella metà campo avversaria e passando molto tempo col pallone tra i piedi, è stato spesso la miglior difesa. Ma tra assenze, errori individuali, gol subiti in maniera legittima e altri che sono arrivati su episodi sfortunati, qualche rete di troppo i viola l’hanno subita. Senza riuscire, nell’ultimo mese, a controbattere là davanti. Così quando al 57’ Gurler l’ha messa in rete i gol incassati (9) diventavano più di quelli realizzati (8, tutti da giocatori diversi) pure la matematica condannava l’inizio di stagione della Fiorentina.
Poco dopo Gollini ne ha raccolti altri due (11, quindi), di cui uno regalato da lui stesso in modo goffo. Inoltre, agli infortuni di Milenkovic e Dodô — con Igor a sua volta non al meglio — si è aggiunto quello di Martinez Quarta, che ha lasciato il posto in campo ad Amrabat, adattato centrale. Una retroguardia del tutto inedita in Europa (e non solo), dopo che contro il Riga Italiano aveva lanciato nella mischia il giovane Ranieri (con Quarta, ed era andata così e così).
In più a Istanbul il tecnico ha concesso un po’ di riposo a capitan Biraghi in vista della gara di campionato contro il Verona, ma poi ha fatto entrare il capitano al 67’ per Terzic, il titolare sulla fascia sinistra. Se il secondo turno di Conference ha confermato che al momento il gruppo non sa né «difendere bene» né «attaccare meglio» come lo scorso anno, sul piano mentale non devono venire meno le certezze costruite in mesi di lavoro con Italiano.
Di
Redazione LaViola.it