A Istanbul i viola si giocano un pezzo di qualificazione contro il Basaksehir di Emre, Biglia e Okaka reduce da 5 vittorie in fila Anche Terim allo stadio
L’esame è di quelli impegnativi, molto diverso dall’esordio nel girone europeo coinciso con il pari contro il Riga. Mentre i lettoni hanno saputo sfruttare le disattenzioni dei viola, i turchi dell’Istanbul Basaksehir arrivano alla sfida di domani con il pieno d’entusiasmo. E non solo per le 5 vittorie consecutive delle ultime settimane. Da inizio stagione la squadra allenata da Emre Belozoglu è ancora imbattuta. E di 12 gare giocate tra campionato e preliminari europei, ne ha vinte 9. Scrive il Corriere Fiorentino.
Segno che oltre alla qualità la squadra turca può contare anche sull’esperienza di una rosa nella quale non sono mancati gli innesti di spessore. A cominciare dal tedesco Özil. Con soli 10 minuti fin qui collezionati, e più di un problema nel trovare la migliore condizione fisica. L’ex Real Madrid e Arsenal non è però il solo a vantare esperienze internazionali. Viste vecchie conoscenze del campionato italiano. Come Leo Duarte, passato dal Milan, l’argentino Biglia a lungo in serie A con la maglia della Lazio. E l’attaccante Okaka compagno di squadra, ai tempi dell’Udinese, di Mandragora e Barak.
Nato in un quartiere residenziale da circa 300 mila abitanti, a una ventina di chilometri dal centro, il Basaksehir è il club più giovane del campionato
Ma nonostante la sua fondazione sia del 1990 la crescita esponenziale coincisa con il primo titolo in Super Lig, nel 2019/2020, è figlia di sviluppi societari risalenti a otto anni fa. È nel 2014, infatti, che una cordata di imprenditori vicini al presidente turco Erdogan decide di rilevare il club. Cambiandogli il nome dall’iniziale Istanbul Büyüksehir Belediyesi Spor Kulübü (Istanbul B.B.). Ed è più o meno in quei mesi che viene costruito lo stadio intitolato a Fatih Terim. L’imperatore della panchina passato da Firenze domani atteso allo stadio.
Costato 43 milioni, e costruito nel giro di 14 mesi, può ospitare oltre 17.150 posti a sedere
Mentre fin dalla nascita non è passata inosservata la colorazione dei suoi seggiolini. Visto l’arancione, il bianco e l’azzurro presenti anche nei simboli del partito di Erdogan. D’altronde quando due anni fa il Basaksehir fu in grado di rompere l’egemonia delle tre big di Istanbul vincendo il suo primo scudetto non mancarono polemiche per presunti favori arbitrali.
Ma intanto da quando il club è di proprietà del Ministero turco per la gioventù e lo sport sono sette le partecipazioni europee. Inclusi gli ottavi di finale di Europa League raggiunti nel 2019/2020. E una partecipazione in Champions League l’anno seguente.
Il modulo è offensivo (dal 4-3-3 passano al 4-1-4-1) mentre in rosa spiccano anche l’ex Tottenham Chadli e soprattutto l’esterno Bertrand Traorè. Originario del Burkina Faso ha indossato le maglie di Chelsea, Ajax, Lione e Aston Villa e anche nell’ultimo turno di campionato, lunedì sera, il suo gol è stato decisivo per vincere il derby con il Besiktas.
E portare il Basaksehir al secondo posto in classifica (con una gara in meno). Un pericolo in più per i viola. Chiamati a rialzarsi dopo il k.o. di Bologna. Per passare indenni da una porta sull’Europa. Che in assenza di un risultato positivo rischia di restringersi sempre di più.

Di
Redazione LaViola.it