
Il proprietario della Fiorentina presto vedrà Arup per capire quanto potrà ricavare dagli spazi commerciali. Ma chiede la concessione altrimenti non investirà
Col respiro un po’ affannato per colpa dei grossi problemi di salute che lo avevano tenuto lontano da Firenze, ma con lo spirito di sempre. Rocco Commisso è tornato a parlare. E lo ha fatto alla sua maniera, con toni forti, a volte fin troppo crudi, di sicuro poco equivocabili. Scrive il Corriere Fiorentino.
Il presidente della Fiorentina ha parlato anche del tema stadio
Ieri mattina, poco prima della conferenza stampa al Franchi, il presidente viola aveva incontrato il sindaco Nardella e quello di Bagno a Ripoli Casini. Argomenti, naturalmente, stadio e centro sportivo: «Sullo stadio, senza avere il controllo, non metto un penny», dice subito. Prima però di chiarire meglio e arrivare al vero punto chiave della questione stadio: la concessione pluriennale. «Tra una decina di giorni ci vedremo con Arup (la società che ha vinto il bando per il restyling, ndr ). Voglio sapere cosa e dove potremmo costruire fuori dallo stadio, in che tempi e con quali costi.
Di certo, se vogliono i soldi di Rocco, mi devono dare il “control, control, control ”. Avere il controllo significa poter comandare e decidere all’interno dello stadio. Significa una concessione a 99 anni come ha avuto la Juventus, o come hanno avuto Atalanta e Udinese. Senza tutto questo, i soldi di Rocco se li possono scordare. Se mi piace il loro progetto? Io non ho niente contro lo stadio, l’importante è che lo facciano».

Di
Redazione LaViola.it