Nel paese degli stadi da terzo mondo, l’impegno che s’è preso il presidente del Consiglio Gianni Letta, alla sua prima visita al Coni, orchestrata dal presidente Giovanni Malagò — il numero uno del Foro Italico ha piazzato un tris d’assi: c’erano anche il ministro della salute Beatrice Lorenzin e quello con delega allo sport Graziano Delrio — è perlomeno coraggioso.
Nella legge di stabilità, il governo presenterà un emendamento per risolvere il problema degli stadi: «Da troppi anni c’è una discussione infinita sull’impiantistica obsoleta — ha dichiarato il premier — una discussione che io mi impegno a chiudere. Il governo presenterà un emendamento per risolvere il problema». Una promessa per la quale è già partito il countdown, spiega Letta: «Contiamo di avere una quadro normativo definito dal primo gennaio prossimo, che consenta gli investimenti per avere finalmente un’impiantistica concorrenziale anche con l’estero, rispetto all’organizzazione dei grandi eventi». Sia chiaro però, non si tratta di un’esigenza esclusivamente ‘pallonara’: «Non sto parlando di impianti che vengano usati una sola volta a settimana o, peggio, una ogni due settimane, ma di vere e proprie strutture polifunzionali a pieno regime tutti i giorni e senza barriere. La forza del nostro Paese è la diffusione della pratica sportiva e gli impianti ci servono per essere più competitivi in vista degli impegni per il futuro». Chiaro il legame con il 2024 e la candidatura italiana alle Olimpiadi, un progetto che ha visto il premier Letta impegnarsi fin da subito: «Sono impegnato in prima persona — spiega Letta — per portare le Olimpiadi in Italia, una partita che dobbiamo giocare, alla nostra portata».
A fare da grancassa, c’è la candidatura di Cortina per i mondiali di sci alpino del 2019 — la sfida è con la svedese Aare — al centro di un incontro, ieri, tra Letta, Malagò e Luca Cordero di Montezemolo, presidente onorario del comitato promotore. «Lo sport è centralità in tutte le sue accezioni – ha riflettuto il premier — e troppo tardi il Paese ha scoperto quanto sia fondamentale e utile per il successo dell’intera nazione». E qui, oltre all’applauso scrosciante dei membri della Giunta Coni, anche un pizzico di commozione di Giovanni Malagò, mentre Letta dichiara la volontà di «fare di questa legislatura partita un po’ zoppicante, la legislatura costituente dello sport». Poi il caso Nocerina: «Tolleranza zero. l’effetto negativo della vicenda è drammatico: i nostri figli, sanno chi sono allenatori e calciatori e non sanno magari, chi è il presidente del Consiglio..».

Di
Redazione LaViola.it