
Bicchiere viola mezzo pieno: senza rinunciare al proprio gioco, con una dose di prudenza, la Fiorentina rallenta un Napoli effervescente
Grinta e tenacia, scrive La Nazione. Forse proprio quello che ci voleva per rallentare un Napoli effervescente e che era arrivato al ‘Franchi’ con poca paura e tanta voglia di strafare. E invece la Fiorentina è stata brava a ridimensionare la spavalderia azzurra e a farlo appunto con il carattere giusto, ovvero senza rinunciare alla propria fisionomia di gioco (e quindi spingere) con l’aggiunta di una dose di prudenza. Alla fine ne è uscita una partita bella, anche se il numero delle azioni da gol lo si è potuto contare sulle dita di una mano.
Resta da registrare, per la Fiorentina, la necessità di puntare meglio la porta e la ricerca del gol, dato questo che lo si può evidenziare bene analizzando il dato che ieri sera i viola hanno messo in fila il terzo 0-0 consecutivo in otto giorni, dopo quello di Empoli e a casa del Twente, in Conference League.
La partita vive per una mezz’ora su un ritmo piuttosto contratto. Tanti i contrasti e altrettante le interruzioni di gioco fischiate dall’arbitro. Gli azzurri di Spalletti stanno alti, la Fiorentina si affida soprattutto al contropiede con Sottil che punge più di Ikonè. Un lampo di Bonaventura è di fatto la prima occasione del match ma la palla (su rimpallo sbagliato di Meret) scivola sul fondo a filo palo. Super brivido e palla in rete (ma da posizione di fuorigioco) al 43’ quando Gollini sbaglia tutto, mette in movimento Lozano e Osimhen (in fuorigioco) la piazza in porta.
La ripresa si accende con il pressing azzurro e (6’) una conclusione di testa imprecisa di Lozano imbeccato al millimetro da Kvaratskheila, senza dubbio uno dei più vivaci e pericolosi del gruppo di Spalletti. Al quarto d’ora girandola di sostituzioni con Italiano che si affida a Kouame (fuori Ikonè) e il Napoli sceglie di sbilanciarsi piazzando Raspadori accanto a Osimhen. Un minuto e ci prova Barak con un rasoterra potente ma impreciso. La partita però rimane inchiodata sullo 0-0 e Spalletti prova la carta Politano (al posto di Lozano) per ridare consistenza al contropiede azzurro. Si continua a combattere (prezioso un intervento di Gollini su palla di Raspadori) e picchiarsi un po’. Poi il fischio finale e il bicchiere viola mezzo pieno. Assolutamente.

Di
Redazione LaViola.it