Il ragazzino ci sa fare, ha stoffa nel dribbling e ricama in profondità: Matos è una sartoria calcistica di vent’anni, l’ultimo dei quali passato in Brasile, dove sarebbe rimasto volentieri per paura di finire ai margini nella Fiorentina già ricca di attaccanti. Invece è tornato e Montella ha intravisto il talento grezzo nei suoi movimenti. Ha deciso che su Matos sarebbe stato il caso di lavorarci. Evidentemente ci ha lavorato benissimo.
Grande merito anche a Corvino, che quattro anni fa ha comprato il ragazzino in Brasile (pagandolo solo 30mila euro) e consegnandolo alla squadra degli Allievi viola che ha vinto il titolo italiano. Ma nel calcio essere bravi non è tutto, anzi a volte è solo l’inizio: insieme alle doti ci vogliono testa, fortuna, capacità di cogliere le occasioni, allenatori che sanno valorizzare le qualità inespresse. La strada di Matos è rimasta a galleggio nella Primavera sfiorando pochissimo la prima squadra.
Il resto è storia recente. Ci sono molte doti che il ragazzo è già riuscito a mettere in vetrina, ma considerata la giovanissima età (classe ‘93) stupisce soprattutto il livello di concretezza: Matos è un giocatore calcisticamente intelligente, mette a frutto le doti limitando la quota di narcisismo per lo spettacolo, il pubblico, l’allenatore.
Che certamente ha imparato ad apprezzarlo proprio per questo: un ex attaccante sa qual è il mestiere. Impossibile bluffare con Montella.
A San Siro Matos ha superato la prova di tutte le prove, perché in uno stadio così è proprio come con Montella: non si bluffa. Già in Ucraina contro il Dnipro _ su un campo quasi impraticabile e sotto la neve _ l’attaccante brasiliano aveva messo in mostra personalità e resistenza non comuni per un giocatore di venti anni. E questo è un aspetto.
La tecnica viene di conseguenza: insieme al resto, anche ieri sera ci sono stati due blitz che hanno scosso il Milan. Uno dopo 14 minuti, l’altro al 90’. Stessa forza di penetrazione, stessa velocità. Il ragazzino sa diventare una lama. E ora massima umiltà (ma questo Matos dovrebbe già averlo capito da un pezzo).

Di
Redazione LaViola.it