Neto: “Il mio sogno è vincere lo scudetto a Firenze. Noi giochiamo bene”

Neto Interessante intervista questa mattina sul Giornale, di Mario Tenerani, al portiere viola Neto alla vigilia della gara contro il Milan.

Firenze brucia di rabbia per un’altra decisiva svista arbitrale, ma Neto, con sorriso solare e formidabile serenità, guarda avanti. All’orizzonte vede una vittoria domani a Milano, lo scudetto con la Fiorentina e la porta del Brasile ai Mondiali: “Non possiamo parlare di arbitri. Battiamo i rossoneri e si riparte. E il nostro obiettivo in un futuro vicino si chiama scudetto”.

Neto, come sta? Anzi, come stanno i viola dopo Calvarese…?

“C’è un grande dispiacere. Perdere in casa e in quel modo fa male. Però guardiamo avanti. Piuttosto ho visto una grandissima Fiorentina. Speriamo non succeda mai più.”.

E ora c’è il Milan a San Siro…

“Ecco, appunto, pensiamo solo ai rossoneri. Per la Fiorentina è una partita importantissima, da vincere. Tra l’altro negli ultimi due anni abbiamo fatto risultato pieno a Milano, hai visto mai…”.

Sarà anche la sfida dei portieri brasiliani: Gabriel e Neto. Lo conosce bene?

“Siamo stati insieme alle Olimpiadi di Londra nel 2012. E’ giovane e di grande prospettiva”.

Ma Gabriel le soffiò il posto…

“E’ vero: ero partito io come titolare, poi il ct Menezes mi fece fuori. Toccò a Gabriel, che era il terzo, anche perché Rafael (attuale vice di Reina al Napoli, ndr), stava fuori per infortunio. Con Gabriel siamo in ottimi rapporti”.

Il Milan è dentro ad una nuvola di problemi ed è decimo in classifica: per la Fiorentina sarà più facile?

“I rossoneri stanno attraversando un periodo difficile, ma nessuno può dire che siano una squadra scarsa: parla la sua storia”.

Avanti con altri due brasiliani: Robinho e Kakà.

“Con il primo sono stato in nazionale e sul suo valore non si discute. Del secondo che possiamo affermare in più di quello che già sappiamo? E’ Kakà, uno dei migliori in assoluto”.

Il vostro campionato com’è dopo 10 giornate?

“Sono rammaricato perché abbiamo lasciato punti importanti per strada. Su questo dobbiamo migliorare, però giochiamo un gran calcio”.

Gli obiettivi restano gli stessi?

“La Champions è il traguardo reale, ma dobbiamo pensare intanto a vincere più partite possibile”.

Sia sincero, la Fiorentina potrà mai vincere uno scudetto?

“Rispondo sì: è il mio sogno e di tutti i miei compagni. Lavoriamo ogni giorno per questo traguardo”.

Intanto c’è una notizia, non si parla più di lei dopo mesi e mesi di pressione…

“Perché sono state spese tutte le parole (e scoppia a ridere, ndr)… Sono andato andati avanti sicuro di me grazie alla fiducia di tutti. Non mi sono mai sentito una scommessa, sapevo che mi era stata data una grande opportunità e non potevo lasciarmela scappare. Stare tre anni senza giocare è stata dura…”.

Mai pensato di mollare?

“Eccome: ho avuto voglia di tornare in Brasile e di smettere col calcio. Poi ci rifletti e riparti. Ce l’ho fatta anche perché volevo assolutamente sfondare a Firenze”.

I migliori nel suo ruolo?

“Quello attuale è Reina del Napoli, mi piace tantissimo. L’idolo di sempre Dida. Ero pazzo di lui”.

Pepito Rossi che attaccante è?

“Semplicemente un fuoriclasse. Un uomo dalla testa positiva: qualcuno nutriva su di lui dubbi di natura fisica dopo il grave infortunio e invece Giuseppe ha dimostrato il contrario. Certi frangenti nella vita ti fanno crescere”.

Chi vince lo scudetto?

“Spero noi… E’ un campionato con un grande equilibrio: Juve, Napoli, Milan, Inter. La Roma è in fuga, ma credo sia troppo presto per formulare un giudizio definitivo”.

Chiudiamo col Mondiale: si giocherà a casa sua.

“Ho in testa la nazionale perché ne facevo parte. Quando sono venuto qui l’ho persa perché non ho più giocato con continuità. Facendo bene con la Fiorentina spero di ritrovarla. In Brasile qualsiasi ragazzino che gioca sogna un Mondiale. Io sono come quel ragazzino: difendere la porta del mio Paese in una competizione così sarebbe una gioia indescrivibile”.