
Nel nuovo appuntamento della sua rubrica, il popolare youtuber Alessandro Catto riflette su quali profili dovrebbe puntare la Fiorentina a centrocampo
In casa Fiorentina, dopo l’arrivo di Jovic, sono i giorni di Dodô, un terzino destro che a parer mio farà divertire il Franchi più di Odriozola, con maggior grinta, determinazione ed incisività negli ultimi metri di campo, traducendo con grande concretezza la capacità di mister italiano nel valorizzare il lavoro degli esterni bassi.
L’avanti serbo, del resto, sembra essersi già calato alla perfezione nel ruolo di riferimento tecnico della manovra, con grande fame agonistica e voglia di bruciare le tappe, in un reinserimento nel calcio che conta dal quale passerà molto della stagione gigliata.
Le attese ora riguardano due ruoli, il futuro di Milenkovic per capire definitivamente i nostri destini difensivi, nonché la mezzala capace di dare un colpo finale al nostro centrocampo. Quello su cui voglio concentrarmi oggi è proprio il ruolo del centrocampista.
Dopo il non riscatto di Torreira vi sono tre sentimenti che mi animano; il primo è la felicità per il ruolo centrale che Amrabat va ritagliandosi nella squadra, il secondo l’amarezza nel considerare che il marocchino e Torreira, purtroppo, sono sempre stati considerati alternativi e non complementari, il terzo, molto più attuale, è che per sistemare la nostra mediana non serva il profilo di una mera mezzala da gol, ma di un giocatore che sappia vedere la porta e al contempo avere la capacità di saper gestire la palla, tenendola tra i piedi nei momenti caldi della gara e sapendola indirizzare con caratteristiche di impostazione, in un dialogo che ha oltretutto grandemente favorito Amrabat nel suo anno a Verona, quando poteva contare sull’aiuto di Veloso.
Seguendo questo ragionamento, un profilo alla Luis Alberto rischierebbe da un lato di oberare Amrabat nel ruolo di regista (e il giocatore ha già fatto intendere di avere caratteristiche diverse da Torreira), dall’altro quello di costituire un centrocampo troppo leggero; se Zurkowski ahinoi non dovesse rientrare nei gradimenti del mister, penso sia facile immaginare l’eventuale leggerezza di un centrocampo Bonaventura–Amrabat–Luis Alberto in fase di non possesso, tema già ricorrente lo scorso anno, a meno di giocare con Duncan sempre titolare a scapito di una delle due mezzali qualitative.
Ora mi direte che vi è Mandragora, giocatore che potrebbe assolvere già a questo tipo di compito, ma stante l’esigenza di un altro centrocampista per rafforzare la batteria, sarebbe meglio ricercare queste caratteristiche nel nuovo acquisto, un big di esperienza e sostanza che potrebbe risolvere definitivamente i dubbi che gravano sul reparto, da titolare senza alcun dubbio e destinando Mandragora al ruolo di alternativa sia sua che di Amrabat.
Giocatori che possono corrispondere all’identikit ce ne sono diversi, Lo Celso ad esempio sarebbe un ottimo profilo per assolvere a questa rinnovata esigenza, un Frattesi qualora l’opportunità diventasse ghiotta col passare dei giorni, un Fagioli della Juventus che avrebbe età e fisico per poter evolvere anche in mezzala, un Amiri del Leverkusen pensando ad ipotesi a basso costo e tutte le alternative che anche voi vorrete citare nei commenti.
Serve quindi un acquisto smart, nel senso di intelligenza economica per una realtà che non può spendere vagonate di milioni su trentenni, sia a livello di ruolo. Il ballo a tre tra Torreira, Amrabat e Mandragora lascia ancora delle perplessità su di un reparto che, pensando anche agli altri interpreti nel ruolo delle mezzali, non ha mai convinto fino in fondo nell’avere tra le mani dei giocatori totalmente risolti e risolventi. La soluzione tuttavia è a portata di mano, la ricerca di un profilo totale che abbia in sé la maggior parte percentuale di tutte le caratteristiche di un ottimo centrocampista, ovvero visione sulla porta, doti di impostazione e stabilità.

Di
Alessandro Catto