
La Fiorentina si rituffa in campionato dopo la vittoria di Europa League con il Pandurii. A Verona, trasferta storicamente ostica per i viola, Montella ritroverà molti ‘big’ dal primo minuto, su tutti Rossi, Cuadrado e Pizarro, puntando su un 4-3-3 di partenza che a seconda dei momenti di gara varierà in un 3-5-2. Il Chievo di Sannino, invece, risponderà con un 3-5-2.

Qui Chievo: La squadra di Sannino è reduce da quattro sconfitte consecutive – sei nelle prime otto gare di campionato – ed il tecnico gialloblu è così messo in discussione, anche se gli episodi hanno spesso condizionato i risultati clivensi. Contro i viola, comunque, l’allenatore ex Palermo dovrebbe optare per il 3-5-2 di partenza con Paloschi-Thereau coppia d’attacco, con Pellissier outsider anche a gara in corso. Il centrocampo proverà soprattutto a fare densità per non far costruire gioco ai viola, con due esterni come Frey e Papp volti a contrastare l’avanzata dei laterali gigliati. A centrocampo peserà l’assenza di Rigoni, fulcro del gioco del Chievo. In mezzo ci saranno così Bentivoglio, Radovanovic ed Hetemaj (quest’ultimo un po’ più offensivo dei compagni di reparto), con la difesa a tre (out Dainelli) davanti a Squizzi. Tra le mura amiche, benché il Chievo abbia perso 3 partite su 4, i veronesi hanno dato del filo da torcere anche alla Juve, che vinse solo per un gol annullato clamorosamente ai padroni di casa. In generale, i locali cercheranno soprattutto di limitare le avanzate della squadra di Montella, puntando tutto sul contropiede veloce. In ripartenza, Thereau e Paloschi sono abili ad aprirsi spazi importanti, con Hetemaj che si inserisce centralmente o sull’esterno per creare superiorità. Attenzione, a gara in corso, l’inserimento di un giocatore veloce come Estigarribia, abile soprattutto nel ripartire con rapidità. In fase di non possesso, ad ogni modo, l’assetto dei veronesi passerà ad una difesa a cinque, con i due esterni di centrocampo che si abbasseranno per coprire le iniziative di Cuadrado e Joaquin. Il Chievo è una squadra che, nonostante faccia poco possesso palla, riesce con facilità a trovare spazio per il tiro (in numeri ha quasi la stessa percentuale di tiro a partita della Fiorentina), ma ha molta difficoltà nel realizzare con cinismo.

Fase difensiva viola: Campo non facile quello di Verona, ma la Fiorentina andrà in trasferta con il solito diktat: fare la partita. Montella ha dimostrato in questo anno e mezzo di volersela giocare su ogni campo, e anche in casa del Chievo sarà la Fiorentina a voler dare la propria impronta alla partita. Come al solito, però, i viola dovranno guardarsi bene da non scoprirsi troppo, anche perché il Chievo è una squadra che in ripartenza sa colpire con i suoi attaccanti. In fase di possesso, dunque, saranno almeno tre i giocatori che rimarranno a presidiare la zona difensiva, con Montella che spesso, anche a suo dire, si prende qualche rischio pur di costruire mole di gioco e occasioni da rete in avanti. Da limitare soprattutto l’iniziativa dei due attaccanti di Sannino, che spesso dialogano tra di loro con scambi nello stretto, sia all’interno dell’area di rigore, sia fuori dai 16 metri. Sarà importante, in fase di non possesso, ridurre al minimo le distanze tra le linee, così da non far inserire con facilità i centrocampisti e contrastare una delle due punte che di volta in volta si abbasserà per ricevere il pallone. Sugli esterni, i laterali del 3-5-2 locale hanno compiti più difensivi che offensivi, anche se i viola dovranno stare attenti a non lasciare spazi importanti in fase di ripartenza clivense. A centro area, poi, Thereau e Paloschi, oltre a Pellissier, sono giocatori che possono inventarsi il guizzo da un momento all’altro, ed i difensori viola dovranno dunque essere bravi a limitare questo aspetto.

Fase offensiva viola: Rispetto alla gara con il Pandurii, come detto, rientreranno Pizarro, Rossi e Cuadrado dal primo minuto. Il cileno riprenderà il proprio posto in cabina di regia, con Aquilani e Borja Valero ai suoi lati. In avanti Cuadrado-Rossi-Joaquin, con Matos outsider per un 3-5-2 che Montella terrà in considerazione fino all’ultimo (o comunque a gara in corso). In ogni caso, senza ancora Gomez, la Fiorentina cercherà di costruire azioni palla a terra, con manovre avvolgenti e combinazioni veloci. Ci sarà da vedere quanti spazi concederà il Chievo, squadra che cercherà di difendersi a pieno organico e soprattutto di fare densità tra difesa e centrocampo per ostruire la manovra viola. Per questo, importanti saranno come sempre le corsie esterne, con Joaquin e Cuadrado che proveranno a creare situazioni di uno contro uno anche supportati dagli inserimenti dei centrocampisti e dei terzini (Pasqual su tutti). I due esterni offensivi del 4-3-3, poi, si scambieranno verosimilmente posizione durante la partita, con Rossi che varierà anche sulla parte esterna del fronte offensivo per dialogare con i compagni. Il compito del tridente d’attacco sarà quello di allargare la difesa locale, con Pepito che verrà anche fuori dall’area per creare superiorità tra le linee e puntare la porta palla al piede. Saranno importanti, a Verona, gli inserimenti dei centrocampisti, con Aquilani e Borja Valero come al solito molto propensi ad appoggiare il gioco viola sulla trequarti e a tagliare dentro l’area. Anche con il Pandurii, squadra che nei primi minuti ha fatto faticare i viola nel trovare spazi, la svolta per i gigliati è arrivata con l’avanzamento di Borja Valero, che da quando ha spostato di qualche metro in avanti il proprio raggio di azione è riuscito ad appoggiare meglio l’azione viola. Infine, potranno essere importanti le palle inattive, visto che la difesa di Sannino ha spesso qualche lacuna nelle marcature a centro area.

Di
Redazione LaViola.it