La Gazzetta dello Sport in edicola stamani racconta il ritiro viola, partendo dalla leadership del difensore serbo
Nikola Milenkovic guida il gruppo viola nei numerosi giri, scatti e progressioni che Vincenzo Italiano esige sempre prima di passare alla parte tattica con la palla. Si vede che il serbo è uno dei leader carismatici: tutti dietro, in silenzio, a parte Nico Gonzalez che non riesce a reprimere la sua espansività argentina. Visto da mezzo metro, il gigante serbo fa ancora più impressione: a parte l’altezza, ha dei polpacci e muscoli da robocop. Ma, incredibile, sembrano poca cosa in confronto a quelli di Igor, che potrebbe interpretare la “Cosa” dei Fantastici 4 senza bisogno di trucchi o effetti speciali. Davvero, eh.
Loro sono stati l’affidabilissima coppia centrale della Fiorentina. Igor è stata la rivelazione viola. Ma lo saranno anche la prossima stagione? Cantano le sirene intorno a Milenkovic, quelle di Juventus e Inter in prima fila se dovessero cedere come appare del tutto probabile i pezzi da novanta de Ligt e Skriniar. Il direttore generale Joe Barone, nel villaggio viola, forse perché attorniato da tanti tifosi o forse perché lo desidera davvero, ci dice: «Nikola è un grandissimo giocatore, è il sesto anno che sta con noi e abbiamo un grandissimo rapporto. La società lo vorrebbe tenere qui». Vedremo. In compenso non dà certezze su Dodò, anche se sembra quasi certo che si paleserà già in settimana per la firma: «Lo stiamo seguendo, ogni giocatore ha i suoi tempi. Non posso dire di più». (…)
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Redazione LaViola.it