
La Fiorentina, nelle veci del direttore sportivo, ha raccontato a 360° tutte le situazioni legate al calciomercato
Daniele Pradè ha finalmente fatto il punto della situazione. Con il suo stile tipico, ieri il ds della Fiorentina ha risposto ad ogni domanda dei giornalisti, chiarendo alcuni punti d’ombra del passato e raccontando quali siano i profili seguiti realmente dalla Fiorentina e quali no.
LA VERSIONE SU TORREIRA. Pradè si è subito stizzito perché la prima domanda andava subito a toccare il delicato argomento Torreira, ma è innegabile che sapere quale fosse la versione della società su una vicenda per molti inspiegabile era tra gli argomenti più interessanti da sviscerare. Ebbene, i problemi economici ci sono stati, con la Fiorentina che ha chiesto di spalmare il contratto quadriennale già pre-concordato con l’uruguaiano per un altro anno. Una richiesta che ha ricevuto un secco ‘no’ da parte di agente e giocatore. Da lì i rapporti si sono incrinati.
Pradè ha parlato anche di motivazioni sportive: “A quel punto è divenuta una scelta tecnica, anche con l’allenatore. Abbiamo detto Torreira o Amrabat? Insieme abbiamo deciso Amrabat, dal punto di vista tecnico”. L’ultimo mese positivo del marocchino ha dunque influito sulla decisione di non riscattare Torreira. Accennati solamente i presunti problemi nello spogliatoio. Si può pensare che la società avrebbe dovuto fare uno sforzo economico visto il peso del giocatore. Oppure, si può ritenere ragionevole la richiesta dei viola di spalmare il contratto dell’ex Sampdoria ed eccessiva la netta chiusura di agente e calciatore. Comunque la si pensi, il lato positivo è che finalmente abbiamo avuto la versione dei fatti della Fiorentina.
CHI È ARRIVATO E CHI DEVE ARRIVARE. Il direttore sportivo gigliato ha poi fatto il punto sul mercato del presente. Mandragora, che verrà presentato oggi, “può dare tanto a livello tecnico. Sa fare tutti i ruoli in mezzo al campo e a livello caratteriale è un top player”. Gollini è vicinissimo, tanto da far quasi sbilanciare Pradè (“Speriamo di firmare entro il fine settimana”). Ma l’ottimismo filtra anche su Jovic e Dodô: “Jovic? Garantisco che stiamo ancora trattando. Ci piace tanto, è inutile nasconderci. Ma prima, per esperienza, dico che vanno chiuse le operazioni. Finché non è chiusa… Idem per Dodô. Non so se potremo chiuderli in questi due giorni, ma ci piacciono molto”.
FORMULA IMPECCABILE. Soffermandosi un attimo su Jovic, la formula del trasferimento rivelata dall’indiscrezione di Sky Sport, se confermata, rivelerebbe un’ottima operazione. Architettata magistralmente da Ramadani e portata a termine dalla società gigliata. Vero che il calciatore tra due anni potrà in pratica scegliere il proprio destino, ma i viola si portano a casa un centravanti per due anni a zero euro, pagandogli la metà dell’ingaggio (2,5 milioni).
Jovic resta una scommessa, per il poco che ha fatto da quando è sbarcato a Madrid nel 2019 – e non è andata molto meglio neanche nel suo periodo di ritorno all’Eintracht l’anno scorso –. Tuttavia, se fossero confermati questi parametri, l’operazione non potrebbe che essere valutata positivamente. Almeno dal punto di vista economico. Per quello sportivo, bisognerà aspettare il giudice supremo: il campo.
ITALIANO ACCONTENTATO. Insomma, pretattica e scaramanzia a parte (anche perché Pradè non dimenticherà mai i casi Bervatov e Milinkovic-Savic), la Fiorentina è vicina ad avere i suoi primi quattro acquisti. Tutti da valutare nell’imminente ritiro di Moena, dove oltre ai nuovi acquisti verranno testati alcuni giocatori di rientro da prestiti che sembravano destinati a partire, come Zurkowski e Kouame.
Dal punto di vista delle tempistiche, è un’ottima notizia: i viola stanno completando le esigenze primarie del mercato entro il ritiro estivo. Italiano è stato accontentato: potrà lavorare fin da subito con gran parte della rosa che avrà a disposizione per il 2022-23, in vista di un campionato che inizia prestissimo e soprattutto dei playoff di Conference League. Insomma, in attesa di un inizio di stagione tremendo, con sette partite racchiuse in 20 giorni, la Fiorentina inverte il trend che la vedeva completare gran parte della rosa ad agosto inoltrato e rischia di iniziare la stagione quasi al completo.
LE OPERAZIONI DEL FUTURO. Quasi, appunto, perché il mercato non è finito con i probabili arrivi di Gollini, Jovic e Dodo. Con l’arrivo del portiere atalantino, Dragowski è certo di partire; Milenkovic verrà lasciato partire se una big piomberà su di lui, perciò andrà sostituito. Tra i nomi fatti per la difesa, Senesi e Marlon, Pradè ha aperto parzialmente all’ex Sassuolo. Che però è extracomunitario, perciò la Fiorentina dovrà decidere se eventualmente occupare uno dei due slot a disposizione per lui. Chiusura invece per Puig del Barcellona: potrebbe essere solo una tattica del ds gigliato, che però è apparso molto deciso nell’escludere il suo arrivo.

Di
Marco Zanini