
Il regista napoletano è stato accostato anche alla Fiorentina per il dopo-Torreira: balla un milione (in teoria) tra Toro e Juve
Su Tuttosport si parla del futuro di Mandragora. L’anno e mezzo trascorso dal centrocampista in granata ha creato un legame tra il giocatore e il club. L’ex dell’Udinese apprezza l’attaccamento della piazza alla squadra, e vuole portare avanti il discorso anche perché è convinto che a disposizione di Ivan Juric potrà tornare a far parte del giro azzurro. Se il regista napoletano avesse disputato 22 presenze da titolare Vagnati avrebbe dovuto riscattarlo a 9 milioni, ma così non è stato. E si è arrivati al secondo step, alla possibilità di procedere con il riscatto del calciatore a 14 milioni. Un’opzione che scadrà oggi (c’è stata una deroga che ha prorogato di 24 ore il termine utile per procedere con i riscatti), e ovviamente non tenuta in considerazione dalla dirigenza granata.
CIFRE. La Juve non può/vuole scendere sotto una richiesta di 10,5 milioni di euro, soglia necessaria per non mettere a bilancio una minusvalenza. Cifra della quale Cairo e Vagnati sono perfettamente a conoscenza: per adesso il dt – ed è notizia delle ultime ore – si è spinto a un’offerta di 8. Ai quali va aggiunto il milione e mezzo già corrisposto per il prestito oneroso. Il totale fa 9,5, quindi in linea teorica tra le due società balla un milione. In linea teorica perché il Toro vuole far valere il suddetto milione e mezzo già corrisposto, mentre la Juve replica sostenendo che, essendo in scadenza il vecchio contratto, il nuovo andrebbe impostato cancellando tutto quanto presente in quello precedente. Formalmente la risposta della Juve è comprensibile, ma nella sostanza quei soldi, dai bianconeri, sono già stati incassati. Per operare una sintesi, si può arrivare a 11 milioni: 9,5 più uno e mezzo. A questa cifra la Juve sarebbe intenzionata a concedere il via libera.
ALTERNATIVA. In caso contrario sarà ben difficile che Mandragora possa far parte del gruppo che punterà all’Europa. Tanto che Vagnati, ancora dubbioso sul buon esito dell’operazione Mandragora, tiene in caldo le alternative: se sono davvero minime le possibilità di un ritorno di Pobega, è invece viva la soluzione Maggiore (Spezia). Il quale non chiede poco di ingaggio – circa un milione di euro – e sul quale ci sono anche Fiorentina e Sassuolo.

Di
Redazione LaViola.it