
Il mercato viola in questi giorni ruota quasi interamente intorno alla questione Torreira che la società vuole risolvere in un modo o nell’altro
Lucas Torreira sarà ancora un giocatore della Fiorentina? Più passano le ore, i giorni, e più sembra complicato trovare una via d’uscita. Anche i problemi che hanno impedito alla Fiorentina di affondare il colpo sono esattamente insormontabili come pochi giorni fa. I viola hanno cercato lo sconto con l’Arsenal, poi lo sconto sull’ingaggio, poi quello sulle commissioni.
Ma ad oggi nessuna delle altre parti (Arsenal, giocatore, agente) hanno aperto a questa ipotesi. E non è vero che il giocatore ha creato problemi nello spogliatoio o che Italiano non voglia puntare su di lui. Lo stesso tecnico dopo la gara contro la Juventus, dunque a stagione finita, aveva definito “imprescindibile” proprio Torreira. Non la definizione di uno spacca spogliatoi o di un giocatore in discussione.
Dunque situazione molto, molto, complicata. Torreira, nonostante l’opzione sia scaduta, ha dato qualche altro giorno alla Fiorentina per trovare una soluzione. Tempo in cui il giocatore manterrà la priorità proprio sui viola. Poi comincerà ad ascoltare altre opzioni, che certo non mancano.
Dal canto suo anche la Fiorentina si guarda intorno. Asllani è un giocatore da tenere sotto osservazione. Piace a tanti club ma ancora non ha preso una decisione per il suo futuro. E sta aspettando anche di capire cosa succederà in casa Fiorentina. Certo è un giocatore che costa molto (specie di cartellino), ma essendo molto giovane rientra nel ragionamento della società sul valore che può solo crescere. E dunque in futuro potrebbe essere venduto anche meglio.
I viola lavorano anche sull’esterno destro
Tanti i nomi accostati alla Fiorentina anche per la fascia destra. Con l’addio di Odriozola c’è la necessità di regalare a Italiano un terzino di livello. Piace Bellanova, piace Celik (che era in ballottaggio proprio con lo spagnolo un anno fa). E piace molto anche Dodò per il quale Pradè ha già avuto più di un contatto con l’agente del giocatore. Il prezzo è alto, certo, ma il giocatore è di livello assoluto. Il brasiliano classe ’98 costa almeno 20 milioni di euro. Con la Fiorentina che sta lavorando per abbassare le richieste.
L’intenzione dei viola sarebbe di spendere massimo 15 milioni di euro. Le parti lavorano ma attenzione anche a Celik. Il turco piace molto a Pradè che da oltre un anno lo segue e lo apprezza. Dunque due vie parallele per giocatori comunque di livello. Anche se Dodò è oggettivamente più forte.
In attacco i viola cercano colpi in prestito o a parametro zero
Cabral guida l’attacco della Fiorentina. Detto che nessuno è certo del posto il brasiliano sembra essere quello più vicino alla permanenza. Vuoi perché è costato molto, vuoi perché è di proprietà o anche solo perché dopo averlo seguito per mesi sarebbe inopportuno bocciarlo dopo soli sei mesi.
Ma resta da capire se Cabral sarà il titolare della Fiorentina o no. Intanto i viola hanno fatto pervenire a Belotti la propria offerta per un contratto visto che il Gallo tra meno di un mese sarà senza squadra. Ma le richieste dell’attaccante del Torino sono davvero molto alte. Si parla di una richiesta da almeno 3,5 milioni di euro netti a stagione. Cifra a cui la Fiorentina difficilmente può arrivare. L’offerta dei viola si ferma a meno di 3 milioni. Ma un tentativo è stato fatto.
Poi si aprono gli scenari delle alternative. Ovvero dei giocatori dietro all’attaccante titolare. La Fiorentina sta continuando a parlare con l’Hertha Berlino provando a strappare nuovamente Piatek in prestito. Difficile ma già il fatto che le parti ne stiano parlando fa capire che uno spiraglio c’è. E viola, forti della volontà del giocatore, stanno provando a trovare un accordo vantaggioso con l’Hertha Berlino.
E infine c’è Djuric
L’attaccante ha il contratto in scadenza con la Salernitana e cerca una nuova avventura. La Fiorentina ha parlato con l’entourage del giocatore giusto qualche giorno fa. Resta dunque un’opzione sul tavolo. Con il giocatore che sarebbe disponibile ad accettare un ruolo non di primo piano pur di vestire la maglia viola.
Anche perché certo con Djuric non si parlerebbe di un titolare ma di un’alternativa.

Di
Francesco Zei