
Viola bella e spietata per un tempo, poi gestisce il Venezia. Continuità e testa ai bianconeri per la semifinale di Coppa
Alla Fiorentina per battere il Venezia basta essere bella e spietata per metà gara quando dopo il palo di Ikoné, le parate di Maenpaa e l’83% di possesso palla arriva il gol di tacco di Torreira. Nella ripresa i viola, che perdono Castrovilli per una lussazione al ginocchio sinistro, si limitano a gestire senza troppa voglia di cercare il raddoppio – errore che nel calcio può costar caro – né di alzare i ritmi perché i veneti vanno subito in sofferenza (un solo tiro, di Henry, in tutto il match) e hanno qualche sussulto soltanto nel finale. Ma soprattutto perché la semifinale di ritorno di Coppa Italia con la Juventus è dietro l’angolo. A ricordarlo anche il coro “chi non salta bianconero è” dalla curva Fiesole e che i giocatori viola raccolgono saltando a fine partita insieme ai tifosi. Così scrive Tuttosport.
ORA LA JUVE. «Ora prepariamoci alla battaglia di Torino, sarà dura ma vogliamo portare la Fiorentina in finale» ringhia Torreira sempre più beniamino, al 5° gol (record in A) che fa rima con terza vittoria di fila, 6° risultato utile consecutivo e l’Europa sempre più nel mirino.

Di
Redazione LaViola.it