Le dichiarazioni dell’ex difensore viola in vista della semifinale di Coppa Italia
Nel 2020 ha lasciato il calcio da giocatore più vincente della storia dei Rayados di Monterrey. Dodici stagioni con la maglia dei messicani, intervallate dall’esperienza a Firenze. Breve, ma intensa con le semifinali di Coppa Italia ed Europa League, oltre al quarto posto in campionato. José Maria Basanta ha iniziato una nuova tappa della sua vita. Ha lasciato il Messico per tornare con la famiglia nella sua Tres Sargentos, in provincia di Buenos Aires. Lì dove è iniziato tutto. LaViola.it lo ha raggiunto in esclusiva in vista della sfida contro la Juventus:
Sui social la vediamo in mezzo a mucche e cavalli: come procede la sua vita post ritiro?
“Gli animali stanno a Formosa con mio fratello e i miei genitori, entrambi ingegneri agronomi. Alleviamo mucche di razza Bonsmara. In passato non sono stato molto coinvolto perché ho sempre giocato a calcio, ma è qualcosa che mi piace. Adesso inizierò la carriera da agente insieme a German Paz, che è stato il mio procuratore per quasi tutta la mia vita ed è prima di tutto un amico. Sicuramente parleremo anche con la Fiorentina: c’è Pradè e con lui ho un buon rapporto, oltre a Burdisso. Ho un bel ricordo della tifoseria e della città”.
Firenze nel cuore. Qual è il ricordo più belli che le è rimasto?
“Il miglior ricordo che ho di Firenze è la nascita di mio figlio, José Maria Junior. Alla Fiorentina ho vissuto un’annata eccellente e molto intensa, dove abbiamo raggiunto la semifinale di Europa League e avevo segnato sia al Tottenham che alla Roma. Notti indimenticabili. E poi abbiamo vinto a Torino contro la Juventus, con loro che non perdevano in casa dal 2012 contro il Bayern. Avevamo una rosa di gerarchia con giocatori che ora stanno giocando in alcuni top club”.
Sta seguendo la Fiorentina di Italiano?
“Ho visto qualche partita, ma sono passati diversi anni e non è rimasto nessuno dei miei ex compagni a parte Rosati che è importante per il gruppo. La Fiorentina sta avendo un buon rendimento: speriamo che possano migliorare e avere un buon finale di stagione per arrivare più in alto possibile in classifica”.
Adesso in viola ci sono due suoi connazionali come Martinez Quarta e Nico Gonzalez: che idea si è fatto di loro?
“Non abbiamo giocato insieme, ma Martinez Quarta l’avevo visto quando era al River Plate e aveva fatto molto bene. Sta avendo qualche difficoltà di adattamento, ma sono sicuro che continuerà a lottare per prendersi il posto. Gonzalez è un giocatore incredibile, che ha fatto molto bene in nazionale: crea occasioni e sa segnare. La Fiorentina ha investito molto su di lui, ma adesso sta rendendo. Sono due giocatori giovani che possono dare tanto alla Fiorentina”.
Gonzalez ha anche l’etichetta di essere il giocatore più costoso della storia viola…
“Ha ancora più responsabilità, ma c’è sempre la questione dell’adattamento, nonostante sia un grande giocatore. Il campionato italiano è tra i migliori al mondo, ma credo che con il passare del tempo Gonzalez si adatterà e darà molte gioie ai tifosi viola. L’esperienza con l’Argentina lo aiuterà”.
FIORENTINA-PALERMO 11-01-2015. ESULTANZA DI BASANTA. GALASSI SILVANO
A distanza di 7 anni sarà ancora Fiorentina-Juventus in semifinale di Coppa Italia. Borja Valero nelle scorse settimane ha detto che avevate sottovalutato l’avversario dopo la vittoria all’andata. È d’accordo?
“Nel 2015 all’andata abbiamo vinto contro una Juventus di un livello alto. Noi avevamo Salah nel suo miglior momento. Non so se li abbiamo sottovalutati, ma la Juve aveva ottimi giocatori che ci misero in difficoltà e ribaltarono l’1-2 di Torino. Lo stesso può accadere ora perché l’1-0 non è una differenza grande: sicuramente la Fiorentina proverà a rimontare e sono sicuro che sarà una bella partita. Questa non è la stessa Juventus del 2015 e la Fiorentina ha molte possibilità di poter passare il turno”.
Nelle ultime settimane è stato accostato ai viola anche il difensore del Genoa, Johan Vasquez con cui hai giocato ai Rayados di Monterrey: come lo vedresti in maglia viola?
“Un giocatore molto giovane, ma maturo: sta giocando con regolarità in Italia in una squadra che sta avendo una stagione complicata. I messicani di solito hanno qualche difficoltà all’estero, ma lui si è adattato subito alla Serie A. Può giocare da centrale e da terzino sinistro, un po’ come me. Non ha fatto vedere ancora tutto il suo potenziale e può ancora crescere. Potrebbe funzionare bene alla Fiorentina”.
Di
Mattia Zupo