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Il Bologna sulla strada per l’Europa: la tradizione favorevole e una chance da non fallire

Un turno delicato con tutte le rivali che giocheranno contro medio-piccole. Bologna tra le peggiori difese esterne, la Fiorentina deve ritrovare i gol al Franchi (solo 2 nelle ultime 4 gare)

Quello che una volta si chiamava ‘Derby dell’Appennino‘ sulla strada della Fiorentina verso l’Europa. Una strada che si è complicata negli ultimi mesi, con i soli 13 punti conquistati in 10 partite, e una sensazione di discreta amarezza per le due sconfitte ed un pareggio nella scorsa settimana ad alta tensione nervosa. Per i viola di Italiano c’è stata però ora una settimana piena di lavoro al centro sportivo, utile per recuperare qualche acciaccato (Gonzalez, Ikonè, Odriozola, con quest’ultimo ancora non al meglio) e soprattutto per ricaricare batterie e autostima. C’è la consapevolezza di essere nella fase cruciale della stagione. Una stagione che ha visto Biraghi e compagni andare oltre le aspettative, con il sogno Europa ormai sdoganato da tutti all’interno del gruppo. Ma per alimentarlo non bisogna mollare adesso.

LE RIVALI. Le prestazioni, al di là di qualche difficoltà, ci sono quasi sempre state. Semmai la poca concretezza in zona gol ha limitato nelle ultime settimane la Fiorentina. Ma domenica contro il Bologna, ancora al Franchi, non sono ammessi altri sbagli se davvero i viola vogliono continuare a giocarsela per l’Europa. Una chance importante in un turno che vedrà tutte le rivali giocare contro medio-piccole: la Lazio contro il Venezia in casa, la Roma a Udine, l’Atalanta a Bergamo contro il Genoa, la Juventus (ammesso che possa essere ancora una diretta concorrente) a Genova contro la Samp, mentre il Verona (sotto di 2 punti rispetto ai viola) ospiterà il Napoli. Insomma, non fare bottino pieno contro Mihajlovic potrebbe essere un colpo certo non fatale, ma comunque parecchio pesante sulle ambizioni viola.

TRADIZIONE. E se uno degli obiettivi è almeno pareggiare l’ottimo rendimento del girone di andata (32 punti), per ora la Fiorentina è a -6 nel girone di ritorno rispetto alle avversarie affrontate. Al Dall’Ara arrivò un 3-2 prezioso, una vittoria che segnò il ritorno al sorriso fuori casa dopo tante delusioni in trasferta. Domenica Italiano cerca un altro successo che potrebbe avere un valore di scaccia-crisi. Almeno in termini di risultati. I precedenti con il Bologna dicono che la Fiorentina ha vinto 9 degli ultimi 15 confronti, con 6 pareggi: l’ultima vittoria rossoblù è del febbraio 2013, mentre al Franchi gli emiliani si imposero l’ultima volta a gennaio 2010. Insomma, una tradizione favorevole assolutamente da sfruttare.

RITROVARE I GOL. Così come i numeri del Bologna in trasferta in questo campionato: 12 punti in 13 esterne, con ben 25 gol subiti fuori casa (tra le peggiori difese in trasferta della Serie A, con una media di quasi 2 gol incassati a gara). In più Mihajlovic non avrà Theate e probabilmente Bonifazi, recupererà in extremis Medel e potrebbe adattare Mbaye come terzo centrale. Una situazione di emergenza che Piatek, Gonzalez e compagni sono chiamati a sfruttare, dopo soli 2 gol segnati dai viola nelle ultime 4 gare al Franchi tra campionato e Coppa. Pochi, pochissimi se confrontati con i 29 centri nelle precedenti 11 partite interne in campionato (35 in 13 gare se considerata la Coppa Italia). C’è da ritrovare quel trend, quella striscia positiva che aveva portato la Fiorentina tra le squadre più produttive nelle gare casalinghe. Vincere contro il Bologna è vitale per continuare a sognare qualcosa di più della “parte sinistra della classifica”.

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