
Il direttore degli Uffizi, membro della commissione che ha scelto il progetto per il nuovo stadio: “In linea con Brunelleschi e Vasari, impossibile fare un Franchi del 21esimo secolo. Il difetto degli altri progetti…”
Il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, membro della commissione per il concorso internazionale sul nuovo Franchi, ha parlato a La Repubblica del progetto vincitore: “Penso che il progetto vincitore sia quello giusto per valorizzare lo stadio, il quartiere e tutto il paesaggio”.
PROGETTO VINCITORE. Cosa vi ha convinto? “Il fatto che si inserisca bene nella tradizione fiorentina. Ha la nettezza e la pulizia del Brunelleschi e del Vasari, le linee che definiscono l’urbanistica del centro storico. Se avessi dovuto scegliere per Friburgo, la mia città, avrei usato altri criteri, oltre a quelli enumerati nel bando. Così se mi fossi trovato gli Stati Uniti, forse mi sarei orientato verso uno di questi stadi molto scenografici e tecnologici, anche se spesso dopo pochi anni risultano già superati. Qui invece si trovano i principi classici trasposti nel contemporaneo. Analogamente a come ha fatto per l’uscita degli Uffizi Arata Isozaki”.
CONSERVARE E VALORIZZARE. “Non fare il Franchi del 21esimo secolo, che sarebbe stato impossibile, ma avvicinarsi all’opera di Pier Luigi Nervi con rispetto e umiltà, potrei dire con understatement. In questo modo le due strutture, quella originale e quella nuova, sono in simbiosi. Questo stadio sarà anche relativamente più basso rispetto a quelli col modello “a navicella”, e questo aiuta ad enfatizzare al massimo la torre di maratona”.
IN COMMISSIONE. “Tutti i progetti erano molto validi, altrimenti non sarebbero arrivati tra gli otto finalisti. Avevano tutti soluzioni innovative ed interessanti, ma prendevano altre strade che portavano lontano da Firenze. Il loro difetto, a mio parere, era il somigliare a molti altri stadi sparsi in giro per il mondo. Non erano molto “fiorentini”, ecco”.
AI FIORENTINI PIACERA’? “Accontentarli tutti è impossibile, non sarebbero fiorentini. Il progetto di Arup Italia soddisfa tutti i criteri nel miglior modo. Nonostante questo conosco la città e mi aspetto lunghe polemiche. Io non vedo l’ora di vederlo costruito. Alla prima partita della Fiorentina ci sarò”.

Di
Redazione LaViola.it