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Lucas Torreira non è ancora al 100%. La botta rimediata dall’uruguaiano contro l’Atalanta lo ha costretto a svolgere allenamenti parzialmente differenziati in settimana. Contro il Sassuolo, per evitare ricadute anche in vista della partita contro la Juventus, è molto probabile che tocchi nuovamente a Sofyan Amrabat partire dal 1’.
ULTIME DUE. Se contro l’Atalanta l’ex Hellas si è limitato a fare una gara di rottura, all’occorrenza anche allineandosi ai centrali in fase difensiva, a La Spezia era stato molto più dentro il gioco, sia in termini di ricerca del passaggio che di disponibilità per lo stesso, commettendo tuttavia un errore da matita blu, poi riscattato dal gol vittoria allo scadere. Tante volte Italiano ha sottolineato come da Amrabat si aspetti una crescita a livello di caratteristiche. Impossibile, d’altronde, che un calciatore importante, che gioca in un club importante, possa pensare di limitarsi a fare solamente una cosa. Se fai il terzino, ad esempio, devi saper spingere così come saper difendere. Se fai il centrocampista centrale devi andare a recuperare il pallone ma anche saperlo giocare. A maggior ragione in un contesto come quello di Italiano, dove il recupero della palla deve essere seguito da un’impostazione rapida e offensiva.
PROVACI ANCORA. Dopo aver visto il campo pochissimo in seguito alla sciagurata prestazione col Venezia di metà girone d’andata ed essere subentrato spesso e volentieri non bene, la partita di La Spezia potrebbe aver rappresentato una svolta fondamentale nella sua stagione, soprattutto a livello mentale. Quella del Picco era una sorta di gara da dentro o fuori per lui (nella quale aveva rischiato di finire ancor più fuori dopo quell’errore che ha portato al gol di Agudelo), dalla quale ha potuto trarre nuova linfa vitale da quel destro all’angolino al 90’. Adesso la sua missione si chiama affidabilità. Se Torreira sta bene, logicamente, gioca lui, ma tra il sapere di poter contare su una valida alternativa o essere solamente la carta della disperazione ce ne passa, eccome. Se, ad esempio, Amrabat avesse fornito una prestazione pessima con lo Spezia e sbagliato anche l’ingresso contro l’Atalanta, in occasione della gara col Sassuolo Italiano ci avrebbe pensato non due, non tre, ma cento volte a risparmiare (eventualmente) Torreira, per quanto non al meglio. Così, invece, è tutt’altra storia. Sofyan, dunque, ci proverà ancora. Impossibile invertire le gerarchie con Torreira, ma già tornare ad essere una preziosa risorsa (come ha fatto nelle ultime gare, piuttosto che in quelle precedenti), potrebbe rivelarsi fondamentale in questo mese caldissimo per la Fiorentina.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
									 
									 
																	 
														
Di
Gianluca Bigiotti