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Tanti singoli in crescita, un gruppo unito e un difetto cronico da limare. Un’Atalanta inferocita sulla strada della Fiorentina verso l’Europa

La Fiorentina deve migliorare negli ultimi 20 metri, ma sono tante le buone notizie da Spezia. Un’Atalanta inferocita sulla strada dei viola verso l’Europa

È una vittoria molto importante quella ottenuta dalla Fiorentina ai danni dello Spezia, per svariate ragioni oltre ai tre punti. Importante per come è arrivata, ancora nei minuti finali: un trend che certifica la crescita del gruppo sotto l’aspetto della mentalità. Importante per la prestazione offerta al Picco, nella quale la Fiorentina ha letteralmente dominato l’avversario sotto il profilo del gioco. Importante perché certifica di un gruppo squadra sempre più unito. Importante per un valore simbolico: sia perché era necessario tornare a vincere anche in campionato, sia perché i tre punti rilanciano in classifica i viola nella lotta per l’Europa, con le romane come principali concorrenti.

I SINGOLI SUGLI SCUDI. L’1-2 con lo Spezia regala anche alcune buone notizie sui singoli. Su tutti Amrabat, che ha vissuto una serata davvero incredibile. Prima l’ottima prova, poi l’errore gravissimo che costa il pareggio bianconero, infine il gol vittoria, il primo su azione in Serie A. Per una volta i crudeli del calcio sembrano aver voluto premiare la prima prestazione di livello del marocchino in stagione. Per Amrabat quella con lo Spezia era una sorta di ultima spiaggia, ora potrà ritagliarsi il suo spazio alle spalle del titolare Torreira.

Sugli scudi anche Odriozola, inesauribile. Lo spagnolo sembra avere un polmone in più rispetto ai normali esseri umani; a ciò aggiunge la tecnica tipica dei calciatori iberici e alcuni colpi di genio inaspettati (il velo che propizia il gol di Piatek, dopo un inserimento in area da mezzala offensiva, è una meraviglia). Pur avendo evidenziato in stagione diverse lacune in fase di non possesso (ma con lo Spezia non si sono viste), la sua spinta sulla fascia sta diventando imprescindibile per la manovra della Fiorentina. Inoltre, Alvaro sembra sempre più coinvolto nell’atmosfera fiorentina: ha imparato subito la lingua, è tra i più scatenati quando c’è da festeggiare con i propri tifosi sotto la curva, dichiara di amare sempre di più la città. Non male per un giocatore che è in prestito secco e che dunque con ogni probabilità lascerà Firenze in estate. Ma si sa: mai dire mai…

Ottima la risposta di Nico Gonzalez, dopo i capricci post sostituzione contro l’Atalanta. L’argentino, che non aveva sfigurato neanche contro i bergamaschi, ha centrato una grande prestazione nel posticipo di lunedì sera, mettendo letteralmente in crisi la retroguardia spezzina quando andava a prendere posizione sulla trequarti. Una soluzione tattica che si era già intravista, ma che si è vista con maggior frequenza nella partita con lo Spezia. Se questi sono i risultati, ben venga anche in futuro. Ora Gonzalez “deve solo ritrovare il gol […]. Da quel momento gli si sbloccherà qualcosina, perché ha qualità e dà l’anima”, come ha affermato Italiano nel post partita del Picco.

Infine, è andato ancora in rete Piatek, e lo ha fatto dopo aver sbagliato un calcio di rigore. L’ex Milan è una piacevole sorpresa in questo inizio di avventura a Firenze, e non parliamo della fase realizzativa (che è ovviamente la più importante). Rispetto alle prime uscite con la maglia viola addosso, la sua crescita in termini di coinvolgimento nella manovra è lampante, e i gol ovviamente aiutano a trovare fiducia nei propri mezzi. Al momento si è guadagnato con merito il grado di titolare.

IL NEO. Ovviamente non è tutto rose e fiori. La Fiorentina continua a concretizzare pochino rispetto alla mole di gioco prodotta. Al Picco, una partita dominata sul piano del gioco era ancora in bilico nel punteggio. Chiaro che Itailano dovrà lavorare molto per limare questo difetto – per quanto possibile, viste le caratteristiche dei giocatori –: il suo calcio porta inevitabilmente a rischiare molto in fase difensiva, perciò la Fiorentina non può permettersi di essere poco lucida negli ultimi 20 metri.

IL PROSSIMO AVVERSARIO. Anche perché il calendario non aspetta nessuno. Domenica a Firenze arriva l’Atalanta, terzo incrocio stagionale tra viola e nerazzurri. La squadra di Gasperini non vince in campionato dal 9 gennaio e ha perso i due scontri diretti stagionali con la Fiorentina. In entrambe le occasioni, la dirigenza orobica è andata davanti alle telecamere per lamentarsi di episodi arbitrali che, a suo dire, avrebbero penalizzato l’Atalanta. Ciò si è verificato anche durante l’ultima sfida degli uomini di Gasperini contro la Juventus. Il solito Marino ha messo su uno show che, proprio come contro la Fiorentina pochi giorni addietro, è difficile da giustificare andando a vedere in maniera oggettiva gli episodi contestati.

Tutta questa lunga premessa per dire che Muriel e compagni arriveranno a Firenze con il dente avvelenato. Ci si augura che la classe arbitrale non si faccia suggestionare dalle confusionarie proteste della dirigenza atalantina. Soprattutto, ci si augura di vedere una Fiorentina ordinata e aggressiva, come quella delle ultime due uscite. Tanto del percorso verso una qualificazione in Europa passa dai risultati contro le squadre che precedono in classifica i viola.

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