
Piatek e Arthur Cabral come centravanti, Sottil, Saponara, Gonzalez, Ikoné e Callejon sugli esterni: Italiano mischia sempre le carte
Mescolare le carte del mazzo, non dando punti di riferimento agli avversari, è sempre stata una priorità di Vincenzo Italiano. In avvio di stagione, ruotavano tutti – 12 diverse formazioni nelle prime 12 giornate – tranne il centravanti, Dusan Vlahovic: adesso è là davanti che il “sudoku” si fa più interessante. Nelle tre partite giocate senza il serbo, pronti via, il tridente non è mai stato uguale: col Cagliari con Piatek c’erano Gonzalez e Ikoné, mentre con la Lazio la scelta è caduta su Arthur Cabral, supportato da Callejon e Sottil. A Bergamo, contro l’Atalanta, invece, col centravanti polacco c’erano l’esterno offensivo argentino e Saponara, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
A TRAZIONE ANTERIORE. Quel che è certo è che, a prescindere dall’avversario, quella viola è una squadra a forte trazione anteriore, in linea con il motto del tecnico arrivato la scorsa estate dallo Spezia, «difendere bene e attaccare benissimo». Sì, perché nelle ultime due gare, per esempio, sono stati cinque i giocatori offensivi a scendere in campo, nonostante l’inferiorità numerica con cui in entrambe le occasioni la Fiorentina si è ritrovata a fare i conti. Con la Lazio, Piatek ha fatto “staffetta” con Cabral, così come Gonzalez ha rilevato Callejon, mentre con l’Atalanta si è provato con le ali a garantire ulteriori soluzioni, con Ikoné e Sottil dalla panchina.

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Redazione LaViola.it