
C’era una volta la miglior difesa. Era quella della Fiorentina, nei numeri superata soltanto dalla Juventus. Fino alla tredicesima giornata, al rientro dalla sosta contro l’Empoli, i viola avevano subito appena 12 gol in 13 gare. Quattordici in diciasette partite, contando anche l’Europa. Una Fiorentina che a partire da una base piuttosto solida dietro, stava cercando nuovi sbocchi offensivi. Certo, i brividi dalle parti di Tatarusanu non sono mai mancati, ma fino a quel momento tenere la porta inviolata in addirittura otto gare stagionali era un risultato di cui vantarsi.
Numeri e rendimento, con Astori leader di una retroguardia che sostanzialmente funzionava. Lontano ricordo adesso, sette partite dopo. Perché la Fiorentina, nel frattempo, ha sempre preso gol. Ben 14 reti subite in 7 gare, media netta di due gol incassati a partita. Un dato che ha di fatto aperto la crisi viola. Incertezze, fragilità, paure: la Fiorentina si è ritrovata sguarnita.
Fin dalla gara casalinga con il Paok, con l’approccio negativo e poi la rete in pieno recupero a dare la vittoria ai greci. E poi il disastro di Milano, con lo shock iniziale e il poker firmato a tabellino dai nerazzurri di Pioli. Quindi le incertezze e i gol subiti contro Palermo, Qarabag e Sassuolo, che fortunatamente non hanno impedito di vincere le tre gare di fila contro avversari modesti e in difficoltà. Fino alle difficoltà contro il Genoa e soprattuto ieri a Roma.
Una difesa, insomma, che è tornata a prendere acqua da tutte le parti. In ripartenza, a difesa schierata, sulle palle inattive. Un centrocampo che non riesce più a fare filtro come prima, errori singoli e di reparto (e reparti). Contro la Lazio un Astori non impeccabile, De Maio spesso impreciso (a sostituire Gonzalo), Maxi Olivera bravo a spingere ma meno a contenere. E poi il ‘solito’ Tomovic, che la disattenzione spesso la regala. A centrocampo Vecino-Sanchez sono andati in difficoltà contro Cataldi, Milinkovic e Biglia, così come Tello non ha dato copertura sulla fascia.
Tante e diverse le imperfezioni in difesa di questa Fiorentina, all’Olimpico come nelle ultime gare. Quando anche i vari Milic, Salcedo ed anche Gonzalo hanno contribuito a non dare certezze davanti a Tatarusanu. Così come lo stesso portiere rumeno ci ha messo del suo in più occasioni. Con i viola che sono ora l’ottava difesa del campionato, con 21 gol subiti in 17 partite. Giovedì al Franchi arriva il Napoli, che ha segnato ben 15 gol nelle ultime 4 gare. E con un Mertens che nelle ultime tre gare ha siglato ben otto reti…

Di
Marco Pecorini